Misseri: “So la verità". Verso la pronuncia della Corte Ue sul delitto di Avetrana

È molto probabile che entro l’anno la Corte Ue si pronunci sul delitto di Avetrana. Intanto Valentina e Michele Misseri parlano in tv

Misseri: “So la verità". Verso la pronuncia della Corte Ue sul delitto di Avetrana
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Forse ci siamo: in un’epoca in cui si cerca di capire se importanti sentenze passate in giudicato siano state davvero aderenti alla realtà, anche il processo in tre gradi di giudizio sul delitto di Avetrana potrebbe tornare in aula. Nel 2018 era infatti stato presentato ricorso alla Corte Ue da parte della difesa di Sabrina Misseri e Cosima Serrano, entrambe condannate all’ergastolo: le attese in questi casi sono sempre lunghe e c’è stata in mezzo una pandemia, ma si ritiene che ci siano buone probabilità nel prossimo futuro di giungere a una risposta definitiva da parte dell’organo europeo.

Un nodo importante che la Corte Ue dovrà vagliare è uno dei fattori che hanno portato alla condanna di mamma e figlia per l’omicidio di Sarah Scazzi il 26 agosto 2010: la testimonianza del fioraio Giovanni Buccolieri, poi condannato per falsa testimonianza (ma il reato è decaduto in prescrizione). Buccolieri avrebbe raccontato un sogno ad alcune persone, tra cui una sua commessa che lo avrebbe poi riportato alla madre Anna Pisanò: quest’ultima lo avrebbe raccontato ai carabinieri.

In base alla narrazione di Buccolieri, ritenuto dai giudici realtà e non un sogno, il giorno dell’omicidio Cosima avrebbe afferrato Sarah per capelli, costringendola a salire in un’auto in cui chi sarebbe stata Sabrina. Nel ricorso alla Corte Ue Buccolieri è ritenuto sia testimone a carico sia testimone a discarico.

Chi pensa che Buccolieri abbia solo fatto un sogno è Michele Misseri, padre di Sabrina che inizialmente si è autoaccusato dell’omicidio, per poi smentire e infine tornare alla prima versione fornita agli inquirenti: l’anziano è da qualche mese libero per aver scontato la sua condanna per occultamento di cadavere. “Lui (Buccolieri, ndr) aveva firmato il verbale senza leggerlo. È stato per Anna Pisanò che l’ha messo in ballo, se no era stato sempre un sogno”, ha chiosato Misseri in un’intervista a Quarto Grado. L’uomo, da quando è stato in carcere e poi rimesso in libertà, ha continuato a sostenere che moglie e figlia sono innocenti, che il solo colpevole sarebbe lui: “La verità la so solo io, non c’era nessuno”, ha aggiunto.

L’ipotesi dell’innocenza di Sabrina è ribadita anche dalla sorella Valentina Misseri, che in questi giorni è stata intervistata da Salvo Sottile nella trasmissione Far West. Valentina ha raccontato che il colpevole del delitto possa essere suo padre: “Secondo me lui ci ha provato con Sarah. Giustamente lei si è rifiutata. E forse lì mio padre ha temuto che Sarah l’avrebbe raccontata a noi anche per salvarsi o per scappare. Quindi secondo me lui è lì che poi l’ha voluta zittire, l’ha voluta zittire per sempre”, ha illustrato la donna.

Valentina crede inoltre che ci siano state delle forzature per giungere alla condanna della madre e della sorella: “Un po' sono proprio le carte che me lo dicono, perché comunque la prima versione ha un senso logico, cioè lineare. Si capisce cioè una storia, per quanto brutta, banale, anche una banalità che non è stata accettata. Tutto il resto per me è una la sceneggiatura di un film. Dall’altra c’era proprio l’intenzione dall’inizio di prendere mia sorella.

Buona parte dell’opinione pubblica pensa che io faccia parte di una famiglia di assassini e comunque sono amareggiati che io stia fuori e non in carcere insieme a mia madre e mia sorella. Nonostante io sia arrivata ad Avetrana quasi due settimane dopo. Ci sono stati momenti in cui ho pensato mesi pensando adesso verranno a prendere pure me perché così si accontenta di più la l’opinione pubblica”.

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