Narcotizzò nove uomini: condannata a 16 anni e nove mesi la "Mantide della Brianza"

Tiziana Morandi era accusata di 21 reati, tra cui rapina, utilizzo indebito di carte di credito e procurato stato di incapacità. Il pm: "Se non è morto nessuno è solo un caso". La difesa annuncia il ricorso in Appello

Narcotizzò nove uomini: condannata a 16 anni e nove mesi la "Mantide della Brianza"
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Il Tribunale di Monza ha condannato in primo grado a 16 anni e 9 mesi di reclusione, più tre di libertà vigilata, Tiziana Morandi, nota alle cronache come "Mantide della Brianza", per aver circuito e narcotizzato nove uomini. "Che in questa vicenda non sia morto nessuno è solo frutto del caso", aveva detto il pm Carlo Cinque nel corso della requisitoria dello scorso 11 ottobre. La donna, tramite i suoi legali, ha annunciato che farà ricorso in Appello.

La sentenza

Tiziana Morandi era accusata di 21 reati, tra cui rapina, utilizzo indebito di carte di credito e procurato stato di incapacità. Secondo l'accusa, la 48enne avrebbe narcotizzato 9 uomini, di età compresa tra i 27 e gli 83 anni, versando alcune gocce di benzodiazepine nelle bevande che offriva loro dopo averli conosciuti su Facebook o approcciandoli nei bar del Vimercatese (Monza e Brianza) per poi derubarli di soldi, preziosi ed effetti personali. Motivo per il quale la donna era stata ribattezzata dalla stampa come "Mantide della Brianza". Nel corso della requisitoria, durante l'udienza di ottobre, il pm Carlo Cinque aveva chiesto una condanna a 15 anni di reclusione. Ma oggi il colleggio presieduto dal giudice Patrizia Gallucci è andato oltre la richiesta del pubblico ministero, infliggendo all'imputata 16 anni e 9 mesi di pena, più di tre di libertà vigilata che espierà al termine del periodo di detenzione.

L'avvocato: "Chiederemo la perizia psichiatrica"

Stando a quanto riporta il Corriere.it, l'avvocato Angelo Leone, difensore della 48enne, ha annunciato che farà ricorso in Appello. "Insisteremo perché la mia assistita venga sottoposta a perizia psichiatrica - sono state le parole del legale - per valutare la sua capacità di stare in giudizio, ed eventualmente la capacità di intendere e volere al momento dei fatti".

La vicenda

I fatti risalgono all'estate del 2021, dopo che i carabinieri della compagnia di Vimercate avevano raccolto le denunce di alcuni uomini finiti in ospedale per ingestione di sedativi. Le indagini, coordinate dai pm di Monza Carlo Cinque e Marco Santini, avevano accertato il modus operandi della donna. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, Tiziana Morandi attirava le vittime sui social media o nei bar della Brianza proponendosi come esperta di massaggi. Poi, durante gli incontri, li narcotizzava con bevande contenenti benzodiazepine. Dopodiché sottraeva loro soldi, monili e carte di credito.

Qualcuno avrebbe rischiato la vita, come il 28enne di Trezzo sull'Adda che era andato a sbattere con l'auto. Dal suo canto, la 48enne di Roncello si è sempre professata innocente sostenendo che probabilmente "quegli uomini volevano altro da me".

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