Estradizione concessa, ma già "congelata". La decisione dei giudici su Andrea Cozzolino, indagato dalla procura federale belga nell'ambito dell'inchiesta sul Qatargate, è arrivata: la corte d'appello di Napoli ha accolto l'istanza di consegna emessa nei confronti dell'europarlamentare dem (ora sospeso in via cautelativa dal partito). Gli inquirenti belgi, che ipotizzano il reato di corruzione internazionale, lo scorso 10 febbraio aveva emesso un mandato di arresto europeo nei confronti del politico campano. La sentenza è giunta dopo oltre quattro ore di camera di consiglio, con decisione favorevole alla sua estradizione.
La decisione tuttavia è già stata "congelata" fino alla pronuncia della Corte di Cassazione, alla quale i legali dell'europarlamentare faranno ricorso: avranno cinque giorni di tempo per presentarlo. La Suprema corte dovrebbe convocare l'udienza entro 30 giorni dal ricevimento dell'istanza. La lettura del dispositivo è arrivata dopo quattro ore di camera di consiglio e dopo le dichiarazioni spontanee rilasciate per la prima volta dal politico campano al cospetto dei giudici, ai quali lo stesso ha ribadito la propria estraneità ai fatti contestati, respingendo dunque ogni accusa sollevata nei suoi confronti.
Secondo l'autorità giudiziaria belga, Cozzolino dal primo gennaio 2018 al 15 luglio 2022, in qualità di componente del Parlamento Europeo, presidente dal 2019 della Delegazione per le relazioni con i Paesi del Maghreb e co-presidente della Commissione Parlamentare Congiunta Euro-Marocchina, in concorso e in associazione con Panzeri, Giorgi, Kaili, Tarabella e Arena, avrebbe "indebitamente ricevuto, per conto del Governo del Marocco, verosimilmente da tale Atomun, danaro per esercitare le sue funzioni parlamentari europee in modo da favorire gli interessi del Marocco all'interno del Parlamento Europeo".
Proprio stamani, tuttavia, il politico campano ha sottolineato che nei suoi confronti sarebbero state sollevate "contestazioni fumose, poco dettagliate".Ora Cozzolino attenderà in Italia la pronuncia della Cassazione sul ricorso che sarà presentato dai suoi avvocati Federico Conte e Dezio Ferraro contro l'odierna sentenza della corte d'appello di Napoli.
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