“Abbiamo ottimi elementi per poterlo fare”. A gennaio 2023 l’avvocato Fabio Schembri raccontava a IlGiornale.it come la richiesta di revisione del processo per la strage di Erba fosse tra le priorità del collegio difensivo dei due condannati Olindo Romano e Rosa Bazzi. E ora la richiesta di revisione, che segue quelle già presentate separatamente e in tempi diversi dal pg Cuno Tarufusser e dal tutore legale della coppia Diego Soddu, è stata depositata alla corte d’assise di Brescia: secondo Schembri e la collega Luisa Bordeaux, ci sono molti elementi che potrebbero ribaltare la sentenza di primo grado del 2008.
“C’è molto di più rispetto ai temi portati dal magistrato - ha commentato infatti Schembri con l’Agi - Abbiamo allegato sette consulenze, audio e video e affrontato tempi più vasti”. Schembri è autore della richiesta insieme appunto a Bordeaux e agli avvocati Nico D’Ascola e Patrizia Morello. Ma quali sono gli elementi principali su cui si basa l’istanza di revisione? Tra esse, nelle 150 pagine della richiesta, ci sono le modalità della morte di Valeria Cherubini, le intercettazioni ambientali in ospedale di Mario Frigerio, uno studio sull’energia elettrica nella casa dove avvenne la strage e soprattutto la testimonianza di Abdi Kais. Quest’ultimo non fu mai sentito dagli inquirenti, ma viveva lì e fu arrestato nella piazza di spaccio della zona poco dopo.
La strage di Erba avvenne l’11 dicembre 2007. In una palazzina della città del Comasco scoppiò un incendio: i soccorritori trovarono Frigerio sulle scale comuni, intossicato e accoltellato. L’uomo tuttavia sopravvisse, divenendo l’accusatore dei vicini Olindo e Rosa, sebbene il primo identikit reso agli inquirenti non collimasse con la descrizione di Romano. Gli stessi soccorritori trovarono al piano di sopra, trucidata, la moglie di Frigerio, Cherubini appunto, mentre al primo piano erano stati sterminati Raffaella Castagna - con la quale Olindo e Rosa avevano avuto dei frequenti dissidi - la madre Paola Galli e il figlio Youssef Marzouk di soli 2 anni.
Se inizialmente l’opinione pubblica si è dimostrata colpevolista nei confronti di Rosa e Olindo - condannati all’ergastolo in tre gradi di giudizio - c'è ancora chi continua a credere che forse il caso non sia stato esaminato da
tutte le angolazioni, al punto che i coniugi di Erba potrebbero essere innocenti, tanto più che hanno sempre dichiarato che la loro confessione sia stata motivata da una presunta promessa di poter stare in carcere insieme.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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