“Temo per l’incolumità di mia figlia”. Le parole del papà di Giulia subito dopo la scomparsa

Il papà di Giulia ha avuto subito paura per sua figlia: nemmeno Filippo Turetta quella sera aveva fatto rientro a casa e troppi segnali lasciavano presagire il peggio

“Temo per l’incolumità di mia figlia”. Le parole del papà di Giulia subito dopo la scomparsa
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Giulia Cecchettin è stata uccisa la sera dell'11 novembre da Filippo Turetta, suo ex fidanzato, che poi ha fatto perdere le sue tracce fino alla notte di sabato 18 novembre, quando è stato intercettato da una volante della polizia tedesca in autostrada vicino Lipsia in Germania. Il corpo della ragazza, invece, era stato ritrovato alcune ore prima nel canalone di un lago in provincia di Pordenone. Fin da quando Giulia non è rientrata a casa dopo l'uscita con Turetta, i familiari hanno mostrato apprensione per la sua sorte, come dimostrano le parole messe nero su bianco da suo padre nella denuncia di scomparsa.

"Temo per l'incolumità di mia figlia", ha detto Gino Turetta, spiegando ai militari che nemmeno l'ex fidanzato aveva fatto rientro a casa e che Giulia aveva sempre comunicato "ogni suo spostamento". Quella sera, invece, si è persa ogni comunicazione con lei già subito dopo la cena al centro commerciale di Marghera: è li che il suo telefono aggancia per l'ultima volta una cella di ricezione. Non è chiaro il motivo per il quale Giulia abbia spento il telefono in quel momento. Non si esclude che si sia scaricato o che lì abbia avuto una prima lite con il ragazzo. Sarà l'analisi dello smartphone della ragazza a chiarire meglio alcuni punti.

Intanto, Turetta per il momento è formalmente accusato di omicidio volontario aggravato e sequestro di persona. Riceverà l'ordinanza di custodia cautelare una volta che metterà piede in territorio italiano quando, una volta sbarcato all'aeroporto di Venezia, verrà portato negli uffici della polizia di frontiera. L'interrogatorio verrà effettuato non prima di lunedì, prima il gip deve dare tempo ai legali di Turetta di leggere gli atti. A quel punto, verrà fissata una data non oltre i 5 giorni a partire da sabato, quando il ragazzo riceverà la notifica.

Durante l'interrogatorio sarà presente il pm Andrea Petroni, che potrebbe chiedere un aggravamento rispetto ai reati contestati. I difensori, invece, potrebbero chiedere una misura alternativa al carcere o già in questa fase la perizia psichiatrica. Difficilmente verrà chiesta la misura alternativa ma la perizia psichiatrica è molto probabile che venga chiesta già durante il primo interrogatorio.

Joerg Martienssen, il capo delle Relazioni col pubblico della Polizia Federale dell'aeroporto di Francoforte, ha confermato la tabella di marcia del trasferimento di Turetta in Italia: "Il cittadino italiano sarà consegnato alle ore 10.45, con un volo speciale italiano che partirà dal settore sicurezza dell'aeroporto di Francoforte sul Meno".

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