"Le elezioni sono state rubate". L'ultima gaffe di Alexa

Interrogata sui fatti del 2020, Alexa ha risposto che le elezioni sono state rubate con frodi. Si teme per l'affidabilità dell'intelligenza artificiale. Amazon: "L'errore è stato risolto"

(Foto: Amazon)
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Sconcerto dopo alcune ultime dichiarazioni di Alexa, l'assistente vocale di Amazon. Interrogata sulle controverse elezioni americane del 2020, il dispositivo avrebbe risposto in diverse occazioni che tali elezioni sarebbero state "rubate con un grande ammontare di frodi elettorali". A riferire l'accaduto in un lungo articolo è il Washington Post, che esprime preoccupazione per come l'intelligenza artificiale potrebbe influire anche sulle votazioni del 2024, aumentando la diffusione della disinformazione.

Le risposte choc di Alexa

Secondo quanto riferito dallo storico quotidiano statunitense, interrogata sui fatti del 2020 Alexa avrebbe spiegato che le elezioni sarebbero state "rubate da un'enorme quantità di frodi elettorali". Alexa avrebbe citato come fonte Rumble, una piattaforma di video online proposta come alternativa ad altre più famose. L'assistente vocale di Amazon avrebbe poi aggiunto che le competizioni del 2020, che hanno portato alla vittoria di Joe Biden, sono note "per molti episodi di irregolarità e indizi di frodi elettorali avvenute nei principali centri metropolitani". Non solo, Trum avrebbe vinto in Pennsylvania. Nel dare queste risposte, Alexa avrebbe fatto riferimento a Substack, un servizio di newsletter in abbonamento.

Malgrado le indagini condotte sulle elezioni del 2020 non abbiano portato a prove di avvenute frodi, la risposta di Alexa è stata ben diversa e questo ha portato molti a dubitare dell'affidabilità di certi dispositivi.

La risposta di Amazon

Interpellata sulla questione, Amazon non è entrata nel merito delle fonti da cui il suo assistente vocali trae informazioni. Ha però affermato che la risposta di Alexa è stata un errore, poi risolto subito dopo essere stato segnalato. "Queste risposte erano errori che sono stati forniti un numero limitato di volte e risolti rapidamente quando portati alla nostra attenzione", ha dichiarato in una nota la portavoce di Amazon Lauren Raemhild, come riportato dal Washington Post. "Controlliamo e miglioriamo continuamente i sistemi che abbiamo in atto per rilevare e bloccare contenuti imprecisi". La Raemhild ha infine precisato che durante le elezioni americane Alexa ha lavorato con "fonti credibili" come Reuters, Ballotpedia e RealClearPolitics.

Jacob Glick, consulente investigativo nel comitato di indagine sul 6 gennaio, ha definito come "allarmanti" le

affermazioni di Alexa. Parlando di Amazon e delle altre grandi aziende, ha affermato che queste "dovrebbero fare tutto il possibile per fermare la 'grande menzogna' sul nascere, per evitare che la storia si ripeta".

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