La giornalista russa Antonina Favorskaja è stata arrestata in queste ore con l'accusa di estremismo. A incidere sul suo arresto è stata la vicinanza ad Aleksej Navalny e, in particolare, alla sua fondazione. È stata lei a diffondere le ultime immagini da vivo del dissidente, poi morto in un carcere in Siberia. Le sue immagini risalgono al giorno prima della morte di Navalny ma Favorskaja, pur sapendo a cosa sarebbe andata incontro, non si è limitata a questo e in qualità di fotoreporter ha anche documentato i funerali del dissidente.
L'arresto della giornalista è stato ufficializzato dopo 10 giorni di fermo di polizia ma in pochi avevano creduto a una sua liberazione. La fondazione del dissidente di Vladimir Putin, al quale la giornalista è da anni molto vicina, in Russia è stata messa al bando con l'accusa di estremismo e chiunque abbia contatti o ne agevoli il lavoro è considerato un pericolo elemento per il governo di Putin. Favorskaja, ieri, è stata liberata per scadenza dei termini di legge per il fermo di polizia ma è stato un escamotage per procedere con un nuovo fermo nei suoi confronti: una volta liberata, infatti, la giornalista è stata immediatamente arrestata e sono state effettuate perquisizioni all'interno del suo appartamento.
È stato proprio a seguito dei nuovi controlli o di polizia che sulla donna sono piovute nuove accuse e, da qui, la convalida del fermo con l'arresto. Per il momento, per lei il giudice ha disposto una carcerazione preventiva di due mesi ma se le accuse dovessero essere confermate, Favorskaja rischia fino a 12 anni di carcere.
È una firma importante del sito Sota, testata giornalistica con la quale collabora e che, allo stato attuale, è una delle poche voci critiche ancora operative contro il Cremlino. In diverse occasioni, con i suoi reportage, Favorskaja è stata una spina nel fianco per Putin e ora bisognerà attendere per capire quale sarà la sua sorte.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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