I punti chiave
Per evitare che le persone più a rischio possano entrare a contatto con il virus dell'aviaria, l'Unione Europea ha firmato un contratto di fornitura per 665mila dosi del vaccino pre-pandemico antinfluenzale Seqirus. L'iniziativa porta la firma di Hera, l'Autorità Ue per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (Hera) della Commissione: l'opzione contrattuale, qualora ce ne fosse una futura necessità, prevede l'acquisto di ulteriori 40 milioni di dosi per i prossimi quattro anni.
A chi è destinato
Visti i numeri, è chiaro che il vaccino non è destinato alla popolazione in generale ma soltanto ai soggetti che si trovano maggiormente esposti al contatti con uccelli e animali: in primo luogo i lavoratori degli allevami di pollame così come i veterinari. La misura è stata presa affinché si possano prevenire eventuali focolai di influenza aviaria in Europa. Dell'accordo fanno parte 15 Stati dell'Ue ma non l'Italia: si tratta di Danimarca, Lettonia, Francia, Cipro, Lituania, Malta, Paesi Bassi, Austria, Portogallo, Slovenia, Finlandia, Grecia e Irlanda e due Paesi extra Ue ma parte del See (Spazio Economico Europeo), ossia Islanda e Norvegia.
Cos'è Seqirus
L'azienda fornitrice, Seqirus Uk Ltd, fu fondata nel 1916 e la prima sfida fu l'influenza aviaria spagnola: per il momento, il loro vaccino è l'unico che previene l'aviaria ad oggi autorizzato nell'Ue. Non sono stati resi noti dettagli che riguardano il prezzo di acquisto: la Commissione fa sapere che i Paesi che hanno aderito potranno regolarsi liberamente in base al contesto pubblico e fare eventuali ordini del vaccino in base a necessità future. Al momento il vaccino sarà spedito in Finlandia per vaccinare i lavoratori che rischiano maggiori contatti con il virus come ha richiesto espressamente Helsinki: successivamente verrà spedito anche negli altri Paesi sopra menzionati.
Quali sono i meccanismi di acquisto
Ricordiamo che questi vaccino protegge dall'influenza derivata da tutti i ceppi H5 del virus influenzale A: l'appalto congiunto è stato firmato da tutti gli Stati membri dell'Ue e del See. In questo modo la richiesta vaccinale potrà essere inoltrata in futuro anche dai Paesi che oggi non hanno richiesto le dosi vaccinali qualora ci fosse la necessità di prendere contromisure per bloccare eventuali focolai. Il portavoce dell'Ue, Stefan de Keersmaecker, ha spiegato che questo contratto offre "una capacità aggiuntiva ai Paesi di acquistare vaccini, sulla base di questo meccanismo".
Gli Stati membri "hanno sempre la possibilità di utilizzare i propri meccanismi nazionali di approvvigionamento per acquistare i vaccini". In ogni caso, "anche gli Stati membri che partecipano all'appalto congiunto possono comunque decidere di utilizzare la propria procedura nazionale".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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