Correrà nella sua roccaforte politica della Corrèze, nel centro della Francia, in sella al Partito Socialista (PS) e all'interno dell'alleanza del Nuovo fronte popolare. Francois Hollande, ha annunciato a sorpresa la candidatura alle prossime elezioni legislative del 30 giugno e del 7 luglio. L'ex presidente della Repubblica francese, in carica dal 2012 al 2017, odiato da parte della sinistra radicale e ai ferri corti con il primo segretario del PS, Olivier Faure, ha spiegato di essere tornato in campo per bloccare l’ascesa dell'estrema destra.
L'annuncio di Hollande
La candidatura di Hollande, 69 anni, deputato della Corrèze dal 1988 al 1993 e dal 1997 al 2012, è stata una sorpresa. Non solo per l'opinione pubblica, ma anche per alcuni dei suoi compagni di squadra. "Non ne ero a conoscenza. Tutti coloro che siano pronti a difendere insieme i colori di questo Nuovo Fronte sono i benvenuti, ne prendo atto e spero che porti avanti una campagna attiva", ha dichiarato Faure tendendo tuttavia la mano all'ex leader.
Il quotidiano Le Figaro ha scritto, citando un anonimo dirigente del PS, che in un primo momento per la circoscrizione di Corrèze era stato nominato Bernard Combes, sindaco di Tulle e amico di Francois Hollande. "Hollande potrebbe avergli chiesto di farsi da parte", sostenendo il Nuovo Fronte Popolare, ha aggiunto il dirigente ai media francesi.
Al secondo turno delle ultime elezioni, Hollande aveva invitato a sostenere i candidati più adatti a "evitare l'estrema destra", anche se sono "repubblicani o della maggioranza presidenziale", difendendo un "principio di ritiro" della sinistra se necessario.
Il ritorno in campo (a sorpresa)
"Francois Hollande ha dichiarato questa settimana di riconoscersi nell'approccio e nel progetto del Nuovo Fronte Popolare. In queste condizioni, prendiamo atto della scelta della federazione della Corrèze di investire in essa", ha in ogni caso scritto il PS su X.
Il deputato “ribelle” uscente Francois Ruffin, uno degli artefici del Nuovo Fronte Popolare, si era mostrato cauto in merito all’idea che Hollande potesse prendere questa strada. "Possiamo credere che il signor Hollande si sia convertito da un giorno all’altro? Che all'improvviso è favorevole alla pensione a 60 anni, che all'improvviso è favorevole all'indicizzazione dei salari all'inflazione? Ne dubito", si chiedeva nei giorni scorsi lo stesso Ruffin.
Secca, invece, la reazione del ministro della Giustizia, Eric Dupond-Moretti, che ha scherzato sulla candidatura dell'ex presidente definendola "patetica" . "Propongo al signor Hollande di prendere Philippe Poutou del Nuovo Partito Anticapitalista, candidato all'Aude come sostituto, formerà un'ottima squadra", ha ironizzato Moretti.
Le frizioni con il Partito Socialista
La direzione del PS aveva contestato a France Télévisions di aver concesso la nomina e l'appoggio del Nuovo Fronte Popolare a Hollande, precisando che "solo gli organi del consiglio nazionale o dell'ufficio nazionale possono nominare dei candidati". In seguito lo stesso partito ha fatto sapere di aver preso atto della scelta della federazione del PS della Corrèze di investire l'ex presidente francese della suddetta carica.
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