"Gaza". E i pro-Pal vandalizzano la statua di Anna Frank

Una scritta in vernice rossa è stata effettuata sul piedistallo in marmo della statua di Anna Frank posizionata nel parco del quartiere in cui viveva con la famiglia

Stijn Nijssen su X
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L'antisemitismo in Europa sta avanzando ad ampi passi e non sembra esserci modo di porvi un freno anche, e soprattutto, a causa delle politiche ambigue di numerose forze politiche che si posizionano all'estrema sinistra. Le manifestazioni pro-Palestina sono sempre più spesso manifestazioni anti-Israele. Gli slogan che risuonano nelle università inneggiano al jihad, alla distruzione dello Stato di Israele e ad Hamas. Le sinagoghe e, in generale tutti i punti sensibili riconducibili al mondo ebraico, sono costantemente sotto controllo. Ma nessuno avrebbe mai pensato che qualcuno avrebbe mai potuto vandalizzare la statua di Anna Frank, giovanissima vittima ebrea della Shoah.

"La statua di Anna Frank sulla Merwedeplein nel Rivierenbuurt è stata deturpata con la scritta 'Gaza' da un vandalo. È davvero vergognoso che qualcuno pensi di attirare l'attenzione sulla causa palestinese imbrattando l'immagine di Anna Frank, simbolo internazionale dell'Olocausto", ha dichiarato Stijn Nijssen, consigliere della città di Amsterdam che ha denunciato l'imbrattamento del monumento. Il Merwedeplein è un piccolo parco di Amsterdam nel tranquillo quartiere residenziale di Rivierenbuurt e la statua è stata posizionata in questo piccolo angolo di città perché è qui che la famiglia Frank ha vissuto prima di doversi nascondere dai nazisti.

"Questa giovane ragazza, brutalmente assassinata dai nazisti all'età di 15 anni, ricorda ogni giorno a noi e alla nostra città l'umanità e la gentilezza nelle circostanze più difficili", ha scritto il sindaco di Amsterdam Femke Halsema, aggiungendo che non ci sono scuse per un simile atto. La scritta "Gaza" è emblematica della matrice di questo atto vandalico ma secondo alcune fonti potrebbe trattarsi anche di un gesto che colloca nello spettro dell'antisionismo. Le telecamere di sorveglianza della zona potrebbero dare informazioni importanti su chi possa essere l'autore.

La spirale di violenza e di indottrinamento a cui si sta assistendo negli ultimi mesi è allarmante. Sono soprattutto i giovani e i giovanissimi, spesso aderenti alle correnti di estrema sinistra, che fomentano la propaganda di Hamas in Medioriente con le loro manifestazioni.

Le immagini delle strade europee invase dalle bandiere palestinesi e in cui risuonano gli inni legati al movimento terroristico di Hamas sono il biglietto da visita più importante per l'organizzazione, anche perché nella maggior parte dei casi si tratta di ragazzi europei o di seconda generazione, che guardano con ammirazione al mondo islamico.

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