L'FBI lo aveva arrestato lo scorso 12 novembre in Cambogia nell'ambito di una delicatissima inchiesta relativa alla fuga di documenti classificati, tra i quali paper che riportavano i piani d'attacco di Israele contro l'Iran. Adesso Asif W. Rahman, analista della CIA, la principale agenzia di intelligence degli Stati Uniti, si è dichiarato colpevole di due capi d'accusa (ciascuno dei quali è punibile con una pena fino a dieci anni di carcere): per aver nascosto e trasmesso illegalmente informazioni riservate sulla sicurezza nazionale. Rahman, 34 anni e in forza alla CIA dal 2016, ha fatto trapelare informazioni che descrivevano nel dettaglio i preparativi militari di Tel Aviv per un attacco di rappresaglia contro Teheran, documenti pubblicati sui social media l'anno scorso e che avrebbero spinto i funzionari israeliani a ritardare il raid.
Una talpa nella CIA
Il Washington Post ha scritto che l'uomo è stato arrestato dopo che gli investigatori dell'FBI avevano rintracciato il download di due documenti trapelati nella sua postazione di lavoro nell'ambasciata statunitense a Phnom Penh, in Cambogia. I registri della National Geospatial-Intelligence Agency, contrassegnati come top secret, descrivevano esercitazioni di aviazione e movimenti di carrelli di munizioni su un aeroporto israeliano che erano coerenti con i preparativi per un attacco all'Iran. Rahman si è dichiarato colpevole presso la Corte distrettuale degli Stati Uniti di Alexandria, Virginia, di due capi d'imputazione per trasmissione di informazioni sulla difesa nazionale, dopo aver inizialmente negato le accuse. Il giudice Patricia Tolliver Giles ha fissato la sentenza per il 15 maggio.
Rahman rischia fino a 20 anni di carcere per le violazioni dell'Espionage Act. Gli avvocati di entrambe le parti hanno concordato che le linee guida federali per le condanne prevedono una pena detentiva di circa cinque-sei anni e mezzo, e l'accordo di patteggiamento firmato da Rahman consente ai procuratori di richiedere una pena ancora più breve nel caso in cui l'uomo continuasse a collaborare con i funzionari statunitensi. "Rahman ha tradito la fiducia del popolo americano condividendo illegalmente informazioni classificate riguardanti la difesa nazionale che aveva giurato di proteggere", ha sottolineato Matthew Olsen, l'assistente del procuratore generale per la sicurezza nazionale.
I documenti riservati
I documenti trapelati sono stati pubblicati il 17 ottobre su un canale Telegram, Middle East Spectator, proprio mentre l'Iran si stava preparando alla rappresaglia israeliana. Teheran aveva lanciato quasi 200 missili balistici contro Israele circa due settimane prima. L'amministrazione Biden stava pubblicamente facendo pressioni su Israele affinché non prendesse di mira siti nucleari o impianti energetici iraniani al momento delle fughe di notizie, che i funzionari statunitensi avevano descritto come inquietanti.
I procuratori federali del distretto orientale della Virginia hanno affermato in tribunale che Rahman probabilmente nutriva motivazioni ideologiche e rappresentava una minaccia per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti perché poteva rilasciare altre informazioni riservate nel tentativo di influenzare il conflitto tra Israele e Gaza. Era un analista della CIA dal 2016, come detto, e in precedenza aveva avuto accesso a informazioni riservate sul Medio Oriente.
La fuga di informazioni classificate
L'ormai ex analista avrebbe cancellato più di 1,5 gigabyte di dati, tra cui una serie di rapporti sul Medio Oriente che aveva conservato dopo aver perso l'autorizzazione ad accedervi, per coprire le sue tracce nei giorni successivi alle fughe di notizie del 17 ottobre. Pare che nel corso del 2024 Rahman abbia fatto trapelare anche altri documenti classificati, e che abbia distrutto uno smartphone e un router che aveva usato per trasmettere registrazioni. Il contenuto e i destinatari dei precedenti lotti di documenti trapelati non sono stati divulgati nelle udienze o negli atti giudiziari.
Rahman avrebbe stampato un lotto di cinque documenti, designati come segreti o top secret, mentre lavorava come analista della CIA in Virginia nella primavera del 2024, li avrebbe portati a casa per riprodurli e li avrebbe quindi inviati a persone che non erano autorizzate a leggerli.
Nato a Los Angeles e laureato alla Yale University, Rahman raccoglieva informazioni su Paesi e regioni da includere nei raccoglitori informativi per i funzionari statunitensi. La moglie di Rahman aveva pianificato di trasferirsi con lui in Cambogia questo mese, e lui stesso stava progettando di visitare la Thailandia e la sua famiglia nell'area di Washington.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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