Rapiti, bastonati e torturati: il video choc dei migranti

Ha fatto il giro dei social media libici un video in cui presunti africani appendono per le mani un giovane libico e lo prendono a bastonate. Si tratterebbe di immigrati che vengono assoldati dalle milizie africane presenti in Libia

Rapiti, bastonati e torturati: il video choc dei migranti

Un giovane, apparentemente appeso per le mani, dietro di lui un uomo, di carnagione scura, bloccato nell'intento di tirarlo su. È questo il fermo immagine che sta circolando sul web del video di un ragazzo, presumibilmente di origine libica, picchiato e torturato da un gruppo di uomini, presumibilmente immigrati di origine africana.

Le immagini

Il filmato della durata di 1:22 minuti è stato visionato dalla redazione de ilGiornale.it che, per i contenuti esplicitamente violenti, ha deciso di non pubblicarlo. Il video mostra due momenti distinti: nei primi 50 secondi è visibile una stanza buia, illuminata da una finestra situata sul lato sinistro. In mezzo si intravede un ragazzo posto in piedi di fronte a quello che sembrerebbe essere un fornelletto, le mani alzate prima dietro la testa, poi dietro la schiena, nel tentativo di attenuare i colpi sferratigli dall’uomo dietro di lui. Questo, il volto oscurato dall’ombra, tiene in mano quello che sembrerebbe essere una cintura, con la quale picchia ripetutamente la schiena e le mani del ragazzo, mentre quest’ultimo cerca di difendersi. Anzi, a un certo punto gli alza pure la maglia, nel tentativo di infliggergli ancora più dolore e gli tiene fermo le mani, così questo non si può difendere.

In un breve momento di intervallo il ragazzo si gira, si mette a urlare, il tono di voce è disperato. Schiacciato contro la parete cerca di deviare i colpi dell’uomo, di passargli di lato, per scappare. Questo però non gli lascia scampo e gli si piazza davanti, continuando a colpirlo, questa volta alle gambe e al braccio teso nel vano tentativo di difendersi. Il ragazzo si piega sotto i colpi. Sono almeno 2 le persone presenti, oltre che al presunto libico.

Negli ultimi 32 secondi, invece, il gruppo di uomini sembra essersi spostato in una sorta di capannone con il soffitto e le pareti bianche. Il ragazzo, questa volta, è appeso per le mani a una trave di metallo. Dietro di lui un uomo tiene stretta la corda, mentre ai suoi lati un altro lo spinge di continuo, facendolo dondolare verso una persona che si trova in parte fuori campo ma che, ogni volta che gli si avvicina, gli sferra una bastonata. In questo caso, gli uomini sono almeno quattro, di cui si sentono le voci, a tratti quasi divertite.

Immigrati assoldati dalle milizie africane

Il video sembrerebbe essere stato girato a Zawiya, cittadina sulla costa della Libia e uno dei principali luoghi di partenza per i barconi di migranti.

Le immagini hanno scatenato la rabbia della popolazione che è quindi scesa in piazza nel tentativo di denunciare la sicurezza precaria nella quale riversa la città. La colpa, secondo quanto dichiarato dai residenti, sarebbe principalmente delle milizie armate africane che si sono stabilite a Zawiya e che assoldano immigrati per le loro attività criminali.

Non si tratterebbe, a quanto pare, di un caso singolare, bensì di una serie di “attacchi mirati a giovani arabi da parte di africani”, come risulterebbe anche da diverse segnalazioni apparse sui social media.

Nella giornata del 27 aprile, infatti, sono stati registrati numerosi attacchi contro le basi di queste milizie africane da parte di cittadini e milizie locali che hanno arrestato, se non ucciso, diversi africani.

Ora il rischio è quello di una “caccia ai migranti”, essendo questi presenti ampiamente nella città, in attesa di partire per l’Italia e l’Europa.

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