Notte di apprensione in Corsica, dove svariate esplosioni hanno colpito edifici e abitazioni. All'indomani dei fatti, avvenuti a cavallo tra sabato e domenica scorsi, il Fronte di Liberazione Nazionale Corso (Flnc) ha rivendicato gli attacchi spiegando, in un comunicato diffuso alla stampa locale, di non volere "un destino comune con la Francia". Il riferimento è alla recente visita in loco di Emmanuel Macron, nella quale il presidente francese aveva offerto all'isola "l'autonomia all'interno della Repubblica". Non sono fin qui stati segnalati feriti gravi da parte delle autorità, che hanno tuttavia informato la procura nazionale antiterrorismo.
La notte blu della Corsica
Nella Corse-du-Sud, la procura di Ajaccio ha rilevato "una decina di attacchi" che hanno colpito seconde case e un ex centro fiscale in disuso. Nell'Alta Corsica sono stati invece registrati incidenti che hanno interessato case in costruzione, una seconda casa e un complesso residenziale parzialmente occupato. In un primo momento Francois Thevenot, procuratore della Repubblica di Bastia, spiegava che nella zona non erano ancora state trovate né etichette né rivendicazioni.
Alcuni di questi "sono stati rivendicati dal Flnc", aveva invece dichiarato il procuratore di Ajaccio, Nicolas Septe, in un comunicato. La certezza è arrivata quando anche il gruppo indipendentista è uscito allo scoperto trasmettendo una nota al quotidiano Corse-Matin. "A Francia Fora" (La Francia fuori), si legge nel testo di quattro righe. Nella firma troviamo i rispettivi slogan della Flnc-Unione dei Combattenti e della Flnc 22 ottobre, due movimenti ex rivali.
Esplosioni e attacchi
Gli attacchi sono avvenuti, quasi contemporaneamente, tra le 22.30 e le 22.45, nei villaggi intorno ad Ajaccio – Bastelicaccia, Tavaco, Vico, Villanova, Vignanello, ha scritto Afp citando fonti istituzionali. Secondo una fonte vicina al caso, che ha parlato di "un'altra notte blu", un'esplosione ha colpito il vecchio centro fiscale di Ajaccio alle 23:40. È stata aperta un'indagine per distruzione con mezzi pericolosi e trasporto di esplosivi, affidata congiuntamente alla sezione ricerche della gendarmeria e alla polizia giudiziaria.
Da quasi due anni, la Corsica ha fatto segnalare un aumento degli incendi dolosi e delle esplosioni, il più delle volte accompagnati da etichette nazionaliste. In un comunicato stampa di inizio agosto, in cui rivendicava 16 attentati, di cui 11 nel 2023 e cinque nel 2022 e 2021, il Flnc chiedeva la creazione di una "piattaforma di resistenza patriottica" di fronte alla "colonizzazione del popolazione sproporzionata" e un "processo di distruzione del popolo corso".
L'ultima notte blu di questo genere risale a quella intercorsa tra il 9 e il 10 marzo 2019, fatti per i quali i due
principali imputati sono stati condannati a sei anni di carcere nell'aprile 2022 dal tribunale giudiziario di Parigi. Quella notte, incendi o esplosioni hanno danneggiato gravemente sette case in Corsica del Sud e in Alta Corsica.
INFO CORSE-MATIN - Le FLNC revendique la série d'attentats qui a eu lieu partout en Corse cette nuit https://t.co/TpZgXcP1Cm
— Corse-Matin (@Corse_Matin) October 9, 2023
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