"Vuole riavviare il Nord Stream con gli Usa". Il piano dell'ex spia sovietica

Secondo il Financial Times un'ex spia russa vicina a Vladimir Putin sta lavorando a un progetto per riavviare il gasdotto russo Nord Stream 2 verso l'Europa con il sostegno di investitori americani

"Vuole riavviare il Nord Stream con gli Usa". Il piano dell'ex spia sovietica
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Un accordo per riavviare il gasdotto Nord Stream 2 verso l'Europa contando sul sostegno degli Stati Uniti, o meglio, di investitori americani. È questo il piano al quale starebbe lavorando sotto traccia Matthias Warnig, un ex ufficiale della Stasi nella Germania dell'Est e stretto collaboratore di Vladimir Putin che fino al 2023 ha gestito la società madre dell'infrastruttura per Gazprom, il gigante del gas controllato dal Cremlino. Secondo le ultime indiscrezioni Warnig intenderebbe contattare il team di Donald Trump tramite imprenditori statunitensi, come parte di iniziative secondarie per mediare la fine della guerra in Ucraina e, al contempo, approfondire i legami economici tra Stati Uniti e Russia. Ricordiamo che uno dei due gasdotti del Nord Stream 2 è stato fatto saltare in aria in operazioni di sabotaggio nel settembre 2022 che hanno distrutto entrambi i gasdotti del suo progetto gemello più vecchio, il Nord Stream 1. L'altro gasdotto Nord Stream 2, che ha una capacità annuale di 27,5 miliardi di metri cubi di gas naturale, non è danneggiato ma non è mai stato utilizzato.

Accordo Russia-Usa sul Nord Stream?

La clamorosa indiscrezione è stata rivelata dal Financial Times, che ha citato diverse persone a conoscenza delle trattative. Si tratta, ha specificato il quotidiano, di una mossa un tempo impensabile che mostra l'ampiezza del riavvicinamento del presidente statunitense Trump con Mosca. Ma cosa sappiamo di questa trattativa misteriosa? Il personaggio chiave è Warnig, che però, dal canto suo, ha spiegato di "non essere coinvolto in alcuna discussione con politici o rappresentanti aziendali americani". Secondo alcuni funzionari di Washington, alcune personalità di spicco dell'amministrazione Trump sarebbero a conoscenza dell'iniziativa volta ad attrarre investitori statunitensi e la vedono come parte della volontà di ricostruire le relazioni con Mosca.

Sebbene ci siano state diverse espressioni di interesse, un consorzio di investitori guidato dagli Stati Uniti ha elaborato le linee guida di un accordo post-sanzioni con Gazprom, secondo una persona con conoscenza diretta dei colloqui che ha rifiutato di rivelare l'identità dei potenziali investitori. A gennaio, intanto, la Nord Stream 2 AG, la società madre svizzera del gasdotto, ha ottenuto una sospensione eccezionale della procedura fallimentare di almeno quattro mesi. Secondo un documento giudiziario censurato, l'azionista di Nord Stream 2, Gazprom, ha sostenuto che la nuova amministrazione Trump, così come le elezioni tedesche del febbraio 2025, "presumibilmente possono avere conseguenze significative sulle circostanze di Nord Stream 2" tali da giustificare un rinvio.

Le possibili implicazioni per l'Ue

Pare che alcuni tra i massimi funzionari dell'Ue siano venuti a conoscenza dell'intero dossier, nonché del presunto piano di Warnig relativo al Nord Stream 2. Ebbene, i leader di diversi paesi europei sarebbero preoccupati e avrebbero discusso la questione. Il motivo di tanta preoccupazione? In caso di deal, il progetto in questione darebbe in teoria agli Stati Uniti un'influenza senza pari sulle forniture energetiche all'Europa, dopo che i paesi dell'Ue hanno deciso di porre fine alla loro dipendenza dal gas russo in seguito all'offensiva di Mosca in Ucraina.

Ci sono tuttavia da considerare non pochi ostacoli prima di assistere ad una fantomatica fumata bianca. Innanzitutto gli Stati Uniti dovrebbero togliere le sanzioni contro la Russia, poi che il Cremlino accettasse di riprendere le vendite interrotte durante la guerra e, infine, che la Germania consentisse al gas di fluire verso eventuali acquirenti in Europa. "Gli Usa direbbero, 'Bene, ora la Russia sarà affidabile perché ci sono americani affidabili in mezzo'", ha spiegato un ex alto funzionario statunitense.

Trump era stato schietto nel criticare il gasdotto durante il suo primo mandato da presidente, ma adesso alcuni membri della sua amministrazione considererebbero l'oleodotto - che va da Vyborg in Russia nel Golfo di Finlandia a Griefswald sulla costa baltica tedesca - come una risorsa strategica da sfruttare durante i colloqui di pace relativi all'Ucraina.

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