Arriva da Bari la notizia di un nuovo caso di aggressione all'interno delle pareti scolastiche: un altro professore è stato aggredito dopo essere stato preso di mira da uno studente. L'uomo ha riportato lesioni piuttosto serie, eppure, stando a quanto riferito sino ad ora, l'autore della violenza non sarebbe stato ancora punito.
Violenza in classe
Stando alle notizie riportate dai quotidiani locali, il fatto si è verificato lo scorso 22 aprile in una classe del liceo artistico De Nittis Pascali di Bari, dove si stava svolgendo un'ora di supplenza. A quanto pare il professore sarebbe stato aggredito improvvisamente dal suo allievo, che lo aveva preso allo sprovvista. Il docente si trovava sulla porta dell'aula e stava parlando con un collega, quando il giovane studente lo ha colpito in pieno volto con un pugno, tramortendolo.
Chiaramente sono stati subito contattati i soccorsi, anche perché la ferita riportata all'occhio è apparsa subito molto seria. A raggiungere la scuola sono stati gli operatori del 118, che hanno trasportato l'insegnante in ospedale, dove ha ricevuto le cure del caso. Il pugno aveva provocato un distacco della retina, tanto che il professore ha avuto necessità di un immediato trattamento medico. Ad essere informati della vicenda, anche gli agenti della polizia locale.
A lasciare attoniti, il fatto che nei confronti del giovane non sia stato preso alcun provvedimento disciplinare. Secondo quanto riferito dal Quotidiano di Puglia, si tratterebbe di un ragazzo diversamente abile e proprio per questo motivo la scuola non starebbe pensando a dei provvedimenti, anche se sarebbe stata messa una nota sul registro elettronico. Resta il fatto che ultimamente sono sempre di più le aggressioni ai danni dei professori, sia da parti degli alunni che da quella dei genitori.
Il dibattito
"Parliamo di un ragazzo disabile, con un percorso differenziato, questo significa che ha un programma alternativo. Il ragazzo oltre ad avere un docente di sostengo ha anche un educatore, presente soltanto in caso di gravità. Non è facile gestire ragazzi con problemi comportamentali che arrivano perfino a lanciare sedie", ha dichiarato a Repubblica Santa Ciriello, preside dell'istitudto, "È una situazione molto delicata. Ma come si fa a prendere un provvedimento disciplinare nei confronti di un ragazzo disabile? Che valore educativo avrebbe?", ha aggiunto.
Un caso che non mancherà di generare un acceso dibattito. La dirigente scolastica ha comunque sottolineato che si tratta di un periodo davvero critico per la scuola.
"C'è una difficoltà di comunicazione per cui i genitori pendono dalle labbra dei figli. I docenti non possono ricevere intimidazione da genitori agli sgoccioli della fine della scuola", ha denunciato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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