I punti chiave
É durata poco la tregua ai Campi Flegrei. La terra è tornata a tremare nel Napoletano riportando la popolazione per strada. Una nuova scossa di terremoto di magnitudo 3.4 ha interessato nella notte l'area martoriata dal bradisismo. L'evento tellurico è stato registrato dall'Istituto di geofisica e vulcanologia alle ore 3.58, a una profondità di 3 Km, con epicentro al largo del litorale tra Lucrino e Arco Felice. Già alle ore 21.30 di ieri sera c'era stato un preavviso, con un terremoto di magnitudo 1.8 a una profondità di 3,4 chilometri, con epicentro nel golfo di Napoli, all'altezza del litorale di Bacoli.
La scossa più forte
A spaventare i residenti, però, è stata la scossa avvertita di notte. I cittadini hanno raccontato di aver sentito prima un forte boato, poi il terremoto ha fatto muovere i lampadari e tremare gli infissi. Data la potenza della scossa, il sisma è stato avvertito in più zone del Napoletano: nelle vicine Cuma, Monterusciello e Licola. ma anche a Fuorigrotta, a Bagnoli e a Pianura. Alcuni testimoni hanno dichiarato di aver sentito durante la giornata di ieri un forte odore di zolfo nell'aria, specialmente a Bacoli e a Pozzuoli, punti nevralgici del Campi Flegrei più vicini all'epicentro.
La reazione dei residenti
"Ormai è un incubo - hanno evidenziato i residenti al quotidiano Il Mattino - non riusciamo più a dormire e, poi, questi terremoti avvengono sempre di notte. A Licola non abbiamo mai sentito un sisma così pronunciato. La scossa di stanotte è stata lunga e forte". La sera precedente i sismografi dell'Istituto di geofisica e vulcanologia avevano già registrato sette lievi scosse, con epicentro tra la Solfatara e la zona denominata dei Pisciarelli, senza che la popolazione se ne accorgesse. In realtà, lo sciame sismico ai Campi Flegrei non si è mai fermato del tutto. Solo dall'inizio del 2024 sono state registrate più di 4mila scosse telluriche, la maggior parte delle quali di così bassa magnitudo da non essere avvertite dai residenti.
Il bradisismo
L’area flegrea è soggetta a lenta deformazione del suolo nota con il nome di bradisismo (letteralmente movimento lento del suolo) che avviene con modalità diverse nel tempo, portando sia al sollevamento sia alla subsidenza dell'area interessata. Il fenomeno è ben noto anche in altre caldere vulcaniche nel mondo con il nome di risorgenza calderica. Le cause del fenomeno non sono del tutto chiare, e le spiegazioni che vengono date non sono univoche. Una vecchia teoria parlava di onde magmatiche che al loro passaggio porterebbero prima a un innalzamento e poi a un abbassamento della crosta terrestre nei punti dove questa risultasse più sottile.
La teoria più recente attualmente sostenuta ravvisa invece nelle variazioni di riscaldamento delle falde freatiche interposte alla crosta superficiale la causa del
fenomeno, là dove aumenti o diminuzioni della temperatura causerebbero una maggiore o una minore pressione del vapore acqueo imprigionato nel sottosuolo con conseguenti deformazioni della crosta superficiale.
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