Dax, antagonisti in corteo a Milano. Ed è allarme anarchici

In occasione dell'appuntamento di sabato che celebrerà il ventennale dall'uccisione dell'attivista Davide Cesare, c'è il timore che gli anarchici possano raggiungere il capoluogo lombardo da tutto il continente

Dax, antagonisti in corteo a Milano. Ed è allarme anarchici

Il ricordo per l'omicidio di Dax, ucciso il 16 marzo del 2003 fuori da un pub di via Brioschi a Milano, rischia una degenerazione a causa della partecipazione di anarchici in solidarietà ad Alfredo Cospito. Il militante dell'ex centro sociale Orso di via Gola venne assassinato vent'anni fa esatti da tre simpatizzanti di estrema destra con 13 accoltellate e, in occasione del corteo di sabato, la tensione è parecchio alta. A dire il vero gli appuntamenti dedicati alla morte di Dax sono almeno tre in questo finesettimana. Il primo è in programma questa sera vicino al luogo del delitto; domani si terrà invece l'Assemblea Nazionale Antifascista, mentre sabato è in assoluto il giorno più caldo dell'intero weekend.

La paura per infiltrazioni pro-Cospito al corteo per Dax

Tra due giorni, infatti, sfilerà infatti il corteo nazionale antifascista e anticapitalista per il quale la questura prevede la partecipazione di alcune migliaia di militanti e teme possibili congiunzioni con le proteste anarchiche in solidarietà ad Alfredo Cospito, detenuto al 41 bis e in sciopero della fame da quasi cinque mesi. Secondo gli inquirenti sono previsti arrivi da fuori regione e da diversi Stati europei, dalla Grecia alla Spagna, dalla Svezia al Portogallo. Il concentramento dovrebbe essere, salvo sorprese, in zona Loreto nel primo pomeriggio, per poi muoversi verso la periferia nord della città, in modo più o meno pacifico a seconda che prevalga una delle due 'anime': quella degli autonomi o quella degli anarchici.

Lo stesso sindaco di Milano, Giuseppe Sala, si è detto preoccupato. "Devo ancora parlare col prefetto, ho un appuntamento con lui per capire come sarà la situazione. Certamente l'attenzione è sempre alta". Del resto l'incognita più grande, sul fronte dell'ordine pubblico, resta legata per l'appunto alla presenza di una componente anarchica che, già nelle celebrazioni degli ultimi anni, ha tentato di imprimere una linea più bellicosa alle manifestazioni. Tentativo mai andato a buon fine per via della frattura in atto tra il mondo anarchico e quello antagonista milanese. Ora però, con la caldissima vicenda Cospito, c'è la paura che l'ala più dura possa sfruttare le presenze al corteo per mettere in atto scene come quelle viste due settimane fa a Torino.

"Gli assassini risarciscano almeno sua figlia"

"Sarò al presidio in via Brioschi dove hanno aggredito e ucciso Dax. Ci vado ogni anno. Vivrò questo 16 marzo con la stessa sofferenza di allora. Ci sono giorni in cui ti rassegni, ma è difficile. Qui siamo di passaggio, il messaggio di Dax che vorrei arrivasse ai giovani è quello di non delegare a nessuno ma di lottare in prima persona per i diritti". Così Rosa Piro, la mamma di Dax, che ricorda anche che è stata versata solo una minima parte del risarcimento civile.

Federico Morbi, il maggiore dei due fratelli, fu condannato a sedici anni e otto mesi di reclusione. Il padre a tre anni e quattro mesi per il tentato omicidio di uno degli altri ragazzi aggrediti quella notte. Al figlio minore, Mattia Morbi (che aveva 17 anni la sera dell'omicidio), il Tribunale dei Minori concesse l'affidamento in prova in una comunità per un periodo di tre anni. Oltre alle pene detentive gli aggressori erano stati condannati a pagare 150mila euro di risarcimento alla madre, 100mila alla compagna e altrettanti alla figlia della vittima. "Gli ultimi due anni di carcere, il più grande dei fratelli lavorava e gli veniva preso il quinto dello stipendio, 350 euro al mese. È quanto abbiamo ricevuto.

Quando è uscito dal carcere si sono perse le sue tracce. Lui e la famiglia risultano nullatenenti, il padre ha un reddito minimo. Almeno risarciscono Jessica, la figlia. Ha 26 anni, qualche mese in più di quanto vissuto dal padre".

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