Preghiere trasmesse con l'utilizzo dell'altoparlante anche nelle ore notturne, per invitare i fedeli al raccoglimento in questo periodo di Ramadan. E i residenti, stanchi anche degli schiamazzi e delle urla di giubilo che si leverebbero al termine di ogni giornata di digiuno, chiedono un intervento urgente per garantire la quiete pubblica. Questo è quanto denunciato dalla Lega a Firenze, dove il rapporto fra la comunità islamica e il resto della cittadinanza continua a tenere banco. Dopo il mancato sgombero della moschea, il cui sfratto inizialmente previsto per lo scorso dicembre è stato rinviato alla fine del mese (in quanto le trattative portate avanti dai rappresentanti islamici per individuarne la nuova sede non si sarebbero ancora concluse) un altro motivo di attrito sembrerebbe essersi aperto proprio in questi giorni.
Gli abitanti del quartiere fiorentino nel quale si trova il centro islamico si sono lamentati principalmente a causa dell'alto volume delle preghiere, che si protrarrebbero sino a tarda notte. "Apprendiamo dai residenti della zona di via Casella che intorno all'attuale tensostruttura del centro islamico non è rispettata la quiete pubblica - hanno fatto presente Federico Bussolin e Federico Bonriposi, rispettivamente capogruppo e commissario comunale della Lega, in una nota - a causa del volume intollerabile delle preghiere in corso per il Ramadan. Rispetto per la libertà di culto e per il Ramadan non significa rendere insonni le notti dei residenti". Gli esponenti del Carroccio fiorentino non hanno poi risparmiato alcune "stoccate" alla comunità islamica e all'amministrazione di centrosinistra guidata dal sindaco PD Dario Nardella. Anche perché le numerose segnalazioni alla municipale inoltrate dai cittadini per informare il Comune di quanto sta avvenendo non avrebbero sortito finora alcun effetto pratico.
"Sono state già presentate in merito molteplici segnalazioni alla polizia municipale, senza ottenere al momento alcuna risposta - hanno proseguito Bonriposi e Bussolin - non si può confondere il rispetto per ogni culto religioso, che c'è da sempre da parte della Lega, con il menefreghismo mostrato dalla comunità islamica dinanzi agli schiamazzi che proseguono anche oltre le 22. Esiste il rispetto della quiete pubblica e deve valere anche per i musulmani che vivono a Firenze". Un atteggiamento che nella loro visione si configurerebbe quindi anche alla stregua di una mancanza di rispetto verso gli abitanti del quartiere, da parte della comunità musulmana.
"Chiediamo l'intervento dell'assessore competente, affinché incontri la comunità islamica - hanno chiosato gli esponenti leghisti - spieghi i disagi arrecati e testimoniati dai residenti e chieda il rispetto delle regole".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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