"Ha ragione la Francia": il "parroco dei migranti" attacca il governo

Don Massimo Biancalani, il "parroco dei migranti" di Vicofaro, è intervenuto sulla questione della Ocean Viking attaccando il governo e schierandosi con Macron: "Ha ragione la Francia. Le persone che scappano da violenze e torture devono essere salvate"

Don Biancalani insieme a due migranti ospiti della sua parrocchia
Don Biancalani insieme a due migranti ospiti della sua parrocchia

"Ha ragione la Francia. Le persone che scappano da violenze e torture devono essere salvate, specialmente se sono in pericolo in mezzo al mare, e subito portate al sicuro. Siamo in mano a politici improvvisati". Ad esprimersi così è don Massimo Biancalani, il "parroco dei migranti", che a quanto pare ha quindi attaccato indirettamente l'operato del presidente del consiglio Giorgia Meloni e del ministro dell'Interno Matteo Piantedosi per quel che concerne la gestione del "caso" della Ocean Viking. Un pensiero che il parroco di Vicofaro (una frazione del Comune di Pistoia, in Toscana) che da anni ospita numerosi migranti nei locali della parrocchia, ha affidato alla sua pagina Facebook ufficiale.

E da quel che sembra si è dunque schierato con il presidente francese Emmanuel Macron, su una questione che continua a tenere banco anche alla luce delle ultimissime novità, con la Francia che a quanto pare avrebbe negato l'accesso sul proprio territorio a 123 dei 234 migranti salvati dall'ong e sbarcati a Tolone. Una posizione scontata quella di don Massimo, alla luce della sua storia. Anche se il sistema di accoglienza da lui messo in piedi rischia potenzialmente di crollare, visto che proprio nei giorni scorsi il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi ha firmato un'ordinanza di sgombero del centro. I motivi, secondo i media locali, sarebbero da ricercare nelle numerose segnalazioni pervenute dai residenti della zona di Vicofaro, che hanno più volte segnalato all'amministrazione di centrodestra episodi di violenza e carenze igieniche. Una situazione insostenibile, stando almeno a chi vive nella zona.

E a certificarlo ulteriormente, un avvenimento delle scorse ore: al tribunale di Pistoia sono arrivate una serie di diffide con cui una residente chiede conto alla pubblica amministrazione dei danni subiti dalla propria abitazione. La stessa che confina proprio con gli spazi della parrocchia, dove sono alloggiati gli stranieri.

"Ho tenuto duro in questi anni – ha raccontato la diretta interessata a La Nazione – e non volevo arrivare a questo punto, ma ora basta perchè nei restauri di questa casa sono andati i risparmi di una vita e ora subisce infiltrazioni in più punti che rendono anche impossibile usare alcune aree, come la veranda del giardino, che era il nostro salotto verde, e sulla quale ora colano sporcizia e liquidi maleodoranti riversati dalle finestre e quindi sul lastrico solare, e poi ancora in casa mia, da dove, ogni giorno, vedo le condizioni in cui versa il chiostro, sempre pieno di sporcizia".

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