Il controllo poi l'aggressione: così lo straniero colpisce i poliziotti col machete

La ribellione è avvenuta per un controllo in zona Quarticciolo. Due delle forze dell'ordine intervenute hanno riportato una prognosi di quattro giorni

Il controllo poi l'aggressione: così lo straniero colpisce i poliziotti col machete
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Il Quarticciolo è ancora teatro di degrado e violenza. La storica borgata di Roma, nella periferia orientale della Capitale, da tempo è diventata una vera e propria piazza di spaccio del crack e deve fare i conti con inarrestabili episodi che confermano quanto l'insicurezza sia un'emergenza. Nel mirino dei vandali non finiscono soltanto i residenti, ma anche le forze dell'ordine che svolgono il sacrosanto lavoro di presidio dell'area. Lo dimostra l'ennesima vicenda che ha visto un tunisino ribellarsi agli agenti fino ad estrarre un machete.

Poco dopo la mezzanotte, a cavallo tra venerdì 7 e sabato 8 marzo, due equipaggi delle volanti erano in servizio per controllare il territorio e hanno intercettato un gruppo di circa 10 persone mentre stava stazionando in zona Quarticciolo. Gli uomini in divisa hanno così deciso di fermarsi per procedere al classico controllo. Ma in quel momento, mentre i poliziotti si stavano avvicinando per vedere se non ci fosse alcuna irregolarità, c'è chi ha approfittato della superiorità numerica per insorgere.

Uno della comitiva, per provare a sottrarsi all'identificazione, si è scagliato con veemenza nei confronti di un agente ed è fuggito in direzione di Via Cerignola nella speranza di far perdere le proprie tracce e restare così impunito. Nel frattempo un altro uomo, sfruttando il momento di confusione creato dal suo amico, si è dileguato nella direzione opposta. Ma a stretto giro sono arrivati ulteriori equipaggi sul posto e sono così iniziati gli inseguimenti per fermare i due.

Il primo fuggitivo è stato raggiunto e bloccato. Non contento di quanto fatto fino a quel momento, ha deciso di opporsi al controllo e ha iniziato una colluttazione - con tanto di calci nel tentativo di divincolarsi - con l'agente che lo aveva intercettato poco prima. Momenti di grande agitazione, certo, ma le forze dell'ordine credevano di essere di fronte alla solita persona che dà in escandescenze e che si può domare senza troppi problemi. Invece improvvisamente il fuggitivo si è allungato verso una pianta bassa vicina e ha estratto un machete nel chiaro intento di brandirlo contro il poliziotto.

Per fortuna l'agente, con grande esperienza e prontezza di riflessi, è riuscito a disarmarlo con una rapida manovra e - grazie anche all'aiuto dell'altro equipaggio - ha messo in sicurezza la situazione. Intanto il secondo uomo è stato bloccato in Via Manfredonia, dove una volante gli ha sbarrato la strada. Pure farli accomodare a bordo delle auto è stato complicato. Alla fine i due sono stati arrestati per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale in concorso. Il più giovane dei due, un ragazzo tunisino di 19 anni, dovrà rispondere anche di porto di oggetti atti ad offendere.

Le altre persone presenti al momento del controllo sono fuggite via e hanno fatto perdere le loro tracce. Due degli agenti intervenuti hanno riportato una prognosi di quattro giorni a causa delle contusioni provocate dalla resistenza degli arrestati.

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