Una bolletta (errata) da oltre 15mila euro. E l'anziana muore dopo il malore

Alla signora era stata recapitata una bolletta da capogiro quando il suo consumo era invece di pochi metri cubi. Ora la famiglia chiede giustizia

Una bolletta (errata) da oltre 15mila euro. E l'anziana muore dopo il malore
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Non ce l'ha fatta la signora di 88 anni che a inizio di questo mese ha accusato un malore dopo aver ricevuto una bolletta dalla astronomica cifra di 15.339 euro. Un importo immotivato, fra l'altro, dal momento che la stessa società fornitrice ha riconosciuto l'errore. Ciò, tuttavia, non ha impedito la tragedia.

Il dramma dell'88enne

Protagonista di questa triste vicenda è la signora Caterina Giovinazzo. Cliente della Banca di Caraglio di Camporosso, si era vista recapitare un bollettino da incubo: il 14 novembre, infatti, la società Iren, fornitrice del rifornimento idrico, aveva addebitato una somma pari a 15.339 euro. La banca aveva già provveduto a saldare una parte del conto, versando la cifra di 7.669 euro lo scorso 4 dicembre.

Uno choc troppo grande per l'anziana, che ha accusato un malore. Soccorsa in casa dalla nuora, è stata trasportata d'urgenza all'ospedale Borea di Sanremo, dove i medici hanno fatto il possibile per aiutarla. Purtroppo le sue condizioni erano troppo gravi. Dopo settimane di agonia, la donna è infatti deceduta il 24 dicembre. Una vicenda che lascia tanto amaro in bocca.

La famiglia chiede giustizia

L'errore che ha causato il malore di Caterina Giovinazzo è imperdonabile. La famiglia dell'anziana è ora sul piede di guerra e pretende giustizia. Iren, gruppo che fornisce il servizio idrico a Campobasso (Imperia), ha del resto già ammesso le proprie responsabilità. C'è stato un errore nei conteggi. Il consumo massimo dell'88enne, infatti, era di pochi metri cubi, per un totale di 55 euro.

"Mi sono recato insieme a mio nipote Luigi all'ufficio Iren di Camporosso per segnalare il fatto. L'impiegata ha confrontato i dati Iren e quelli da noi forniti e si è accorta che quanto rilevato in bolletta non corrispondeva a quanto riportato in fattura", aveva spiegato a Il Secolo XIX Rocco Giovinazzo, fratello della signora Caterina. "Siamo riusciti ad ottenere che l'istituto di credito rimettesse sul conto di mia sorella la somma già versata a Iren e non coprisse, per il 4 marzo 2024, nemmeno gli altri 7.

669 euro a saldo ma ciò che Iren, forse, potrebbe considerare solo un errore banale oggi rischia di costare la vita a mia sorella. Pagheremo solo il dovuto. Prima di inviare una bolletta del genere ad una pensionata invalida avrebbero potuto far ricontrollare il contatore da un altro tecnico", aveva aggiunto.

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