Milano, due fratelli evasi dal Beccaria: avevano innescato le rivolte

La denuncia del Sappe: "Quel che è accaduto è incredibile e sconcertante, mai trasferiti nonostante i comportamenti pregressi"

Milano, due fratelli evasi dal Beccaria: avevano innescato le rivolte
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Nuove evasioni dal carcere Cesare Beccaria di Milano. Come reso noto dal Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, due fratelli stranieri – entrambi minorenni – sono evasi verso le ore 15.45 scavalcando il muro di cinta. Secondo quanto reso noto, uno dei due era già fuggito nel giugno scorso e rintracciato nel giro di qualche giorno. “Quel che è avvenuto è davvero incredibile e sconcertante”, la denuncia di Alfonso Greco, segretario lombardo del Sappe. Secondo l’esperto, i due evasi erano nel gruppo avanzato e sono gli stessi che si sono resi promotori delle rivolte scorse e mai trasferiti nonostante i comportamenti pregressi. In serata è arrivata la notizia di una seconda evasione, confermata dall'UILPA Polizia Penitenziaria:“Un altro detenuto, in circostanze ancora da chiarire, è evaso mezz'ora fa dall'Istituto Penale per Minorenni Cesare Beccaria di Milano. Siamo allo sfascio più totale, dal Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità, anziché cercare capri espiatori, indichino soluzioni concrete, se ce l'hanno”.

Il segretario generale del sindacato Donato Capece ha posto l’accento sui segnali preoccupanti che arrivano dall’universo penitenziario minorile. La richiesta al ministero della Giustizia è di prendere posizione a tutela di chi lavora in prima linea. Come anticipato, i due evasi erano stati tra i protagonisti dei disordini all’interno dell’istituto penale lo scorso 31 agosto: bilancio di otto detenuti feriti e quattro giovani che hanno cercato di scappare, senza successo. Per creare disordine, i detenuti avevano bruciato alcuni materassi presenti all’interno delle celle. Non si hanno informazioni al momento sul terzo detenuto evaso in serata.

“Non c'è pace evidentemente nelle carceri del Paese, che si guardi al circuito per minori, in cui permangono detenuti fino al 25esimo anno d'età, o a quello per adulti. E quanto accade, ovviamente, non è frutto del caso, ma ha responsabilità precise da ricercarsi nel pressapochismo politico e amministrativo che imperversa ormai da troppi anni”, la posizione di Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria. I due evasi sono ricercati dalla Penitenziaria e dalle altre forze dell’ordine, la speranza è che vengano presi nel giro di poche ore o al massimo di qualche giorno. Ma ciò non cancellerà le falle nel sistema, ha evidenziato De Fazio, chiedendo un intervento al ministero della Giustizia: “Non bastano più gli annunci e i proclami, servono interventi incisivi e immediati o la catastrofe sarà sempre più pesante”.

Il Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità (Dgmc) ha reso noto che - in seguito a un'ispezione da parte di funzionari - sono stati individuati alcuni interventi infrastrutturali da svolgersi con la massima urgenza:"Da domani, come da disposizione dei giorni precedenti, è previsto l’avvicendamento del comandante del contingente di Polizia Penitenziaria e l’arrivo di un’unità

di sostegno agli agenti e al personale. Ad accogliere l’unità e il nuovo comandante, commissario Raffaele Cristofaro, sarà il Capo Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità, Antonio Sangermano".

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