Milano, raid in una sala slot. Donna accoltellata da un rapinatore

Il raid è avvenuto in una sala slot di via Monte Generoso. La donna è stata soccorsa con un'ambulanza, ma non è in pericolo di vita. Il bandito si è dato alla fuga col bottino

Il frame video di un raid avvenuto in una sala slot di Milano
Il frame video di un raid avvenuto in una sala slot di Milano

L'ha accoltellata alla schiena per rubarle l'incasso della giornata: mille euro. Un raid che ha rischiato di finire in tragedia quello che si è consumato lunedì mattina in una sala slot di via Monte Generoso, periferia nord ovest di Milano. La vittima, una donna di 60 anni, è stata soccorsa con un'ambulanza e trasportata in codice giallo all'ospedale Niguarda. Il rapinatore si è dato alla fuga col bottino. Nel frattempo la polizia ha fermato un ragazzo egiziano di 26 anni che, in concorso con altri due complici, è ritenuto l'autore di tre rapine - quelle accertate finora - ai danni dei titolari di alcune sale da gioco nel capoluogo meneghino.

La rapina choc

Stando alla ricostruzione degli agenti della Questura, la titolare della sala slot, una 60enne cinese, è stata colta di spalle dal rapinatore. Il bandito, entrato nel locale con un passamontagna calato sulla testa, ha colpito la donna con due coltellate alla schiena. Subito dopo, ha fatto incetta dei contanti che erano nella cassa - circa mille euro - e si è dileguato col bottino. La vittima, soccorsa tempestivamente dai sanitari del 118, si trova ancora ricoverata all'ospedale Niguarda ma, per fortuna, non è in pericolo di vita. Resta ancora sconosciuta, invece, l'identità del malvivente. È caccia all'uomo.

I raid nelle sale slot

Quello di stamattina non è un episodio isolato. Da mesi, ormai, Milano è presa d'assalto da bande criminali che si aggirano armate tra le sale slot alla periferia della città. Proprio in queste ore, gli agenti della Polizia di Stato, coordinati dalla Procura, hanno eseguito un fermo a carico di un 26enne egiziano con precedenti di polizia. Le indagini degli investigatori - riporta l'Ansa - si sono concentrate su tre rapine avvenute tra il 30 dicembre e l'8 gennaio con lo stesso modus operandi. Il bandito e i suoi complici entravano in azione a volto coperto, immobilizzavano il titolare del locale e poi si dileguavano con l'incasso. A tradire l'indagato sono state alcune impronte digitali lasciate sulla scena del crimine, tracce che poi sono state analizzate dagli esperti della Scientifica per risalire all'identità del presunto rapinatore. Oltre al reato di rapina, all'egiziano è stato contestato anche il sequestro di persona. Nell'ultimo raid messo a segno in una sala da gioco di Viale Monza ha legato mani e piedi del titolare salvo poi rinchiuderlo nel bagno di servizio per più di un'ora. La vittima si è salvata grazie all'intervento propiziatorio del cognato.

La banda dello "sballo"

"Andiamo a ballare". Era il segnale con cui la banda dello "sballo" decideva di andare a colpo: in quattro mesi hanno messo a segno 6 rapine, in gioiellerie e sale slot del Milanese, per un bottino del valore complessivo di ben 353mila euro. I banditi - tre persone in età compresa tra i 25 e i 36 anni - entravano in azione armati di fucile a canne mozze, quasi sempre sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, e con le facce coperte dal volto posticcio di anziani.

I carabinieri di Rho, coordinati dal pm Carlo Scalas, sono riusciti a stanarli mediante una minuziosa attività di indagine durata alcune settimane. Gli indagati sono stati arrestati venerdì 3 marzo con l'ipotesi di reato per rapina in concorso aggravata, ricettazione, detenzione illegale di arma, lesioni personali.

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