Nahum (Riformisti): «Entro l’anno faremo un consiglio al Beccaria»

Positiva per i ragazzi l’esperienza del teatro in carcere che è anche una sala aperta alla città

Nahum (Riformisti): «Entro l’anno faremo un consiglio al Beccaria»
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C’è chi ha migliorato l’italiano recitando Sofocle e chi è rimasto talmente coinvolto da una tragedia greca da farsi tatuare il nome Antigone sulla gamba. Sono i minori stranieri del Beccaria, nazionalità diverse e una montagna di problemi. Il primo dei quali è il dover affrontare il quotidiano in pochi metri quadrati, le uscite dalla camera centellinate, da sorvegliati speciali. «Quando vengono in teatro si trasformano: imparano lavoretti, si confrontano con altri, se motivati salgono anche sul palco» ha raccontato Lisa Mazoni, fondatrice della compagnia PuntoZero insieme al direttore artistico Giuseppe Scutellà. Entrambi si occupano dal 1995 del teatro del carcere minorile (esistente dal 1952), all’epoca senza autorizzazioni. «Nel 2005 abbiamo ottenuto 30mila euro di fondi europei per sistemare l’illuminotecnica. Poi ci siamo occupati della sicurezza, ora è un teatro a tutti gli effetti, aperto alla città con due uscite di sicurezza, un affaccio su strada e uno sul carcere».

Ieri si è parlato anche del «potere riabilitativo» del teatro alla sottocommissione Carceri in Comune voluta dal consigliere dei Riformisti Daniele Nahum, che è anche presidente della sottocommissione. Il consigliere ha reso pubblico il suo proposito di svolgere Consigli comunali negli istituti penitenziari: «Per il Beccaria ho già inoltrato domanda al direttore Claudio Ferrari. Conto entro la fine dell’anno di svolgerne uno all’interno del Beccaria. Vogliamo partire da qui: portare un organismo istituzionale in carcere significa riavvicinamento, presa in carico, oltre che gettare luce sulle situazioni critiche». Come il sovraffollamento, in Italia il tasso medio dell’esubero di detenuti è del 130%, «a San Vittore raggiunge il 226%». O i suicidi: 64 detenuti dall’inizio dell’anno si son tolti la vita, «i dati fanno pensare il peggio- ha anticipato l consigliere - I suicidi del 2024 potrebbero superare il record raggiunto nel 2022: 94».

Va ricordato poi che il tasso di recidiva si abbatte notevolmente se un detenuto studia o lavora all’interno dell’istituto penitenziario.
«Si privilegia troppo la detenzione - è stato il ragionamento di Nahum - Sono un sostenitore della certezza della pena ma va ricordato che il 30% dei detenuti è in attesa di giudizio per reati contro il patrimonio». La vicedirettrice del Beccaria, Raffella Messina ha fatto un bilancio della ristrutturazione: «Fino a ieri, la capienza era di 37 posti per 60 ragazzi. Oggi abbiamo riaperto un’area appena ristrutturata; ne chiuderemo una seconda. Negli ultimi giorni non è entrato nessun nuovo ragazzo. Con la riapertura di oggi la capienza è aumentata di 7-8 posti, contiamo di arrivare a 43-45».
Messina ha poi posto l’accento sulla funzione educativa del teatro: «Ha un valore imprescindibile perché molti ragazzi non hanno esperienza di esperienze positive».

Una riflessione suffragata dalle testimonianze: «Chi lavora da noi è gratificato anche dalla busta paga - ha spiegato Mazoni - Che però, in mancanza di permesso di soggiorno non si può fare.

Grazie ai provvedimenti dell’attuale direzione (decisioni in autonomia secondo l’art 15) al Beccaria c’è più apertura, molti ragazzi arrivano a teatro. Siamo convinti che anche un ambiente architettonico ben strutturato trasmetta armonia e migliori le relazioni».

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