Rapisce il figlio dall'ospedale di Magenta (Milano) in cui era ricoverato, nonostante a lui stesso e alla compagna fosse stata revocata la potestà genitoriale: protagonista in negativo della vicenda un tossicodipendente 30enne di nazionalità egiziana, a cui le forze dell'ordine stanno dando disperatamente la caccia da qualche giorno.
Una triste vicenda
Il neonato è stato portato via dal Giuseppe Fornaroli di Magenta, in cui da oltre due mesi riceveva costanti cure per dei seri problemi di salute. Problemi che sarebbero connessi proprio alla tossicodipendenza di entrambi i genitori. Subito dopo il parto, avvenuto lo scorso 3 marzo, il neonato aveva infatti manifestato una certa sofferenza, derivante presumibilmente dalla positività a varie sostanze stupefacenti, tra le quali benzodiazepine, metadone, cocaina e oppiacei. Oltre ai chiari segnali di astinenza, peraltro, il piccolo pativa a causa di una malformazione vascolare del circolo addominale.
Il quadro clinico aveva spinto il personale medico dell'ospedale a decidere di ricoverare il bimbo per fornirgli tutta l'assistenza e il supporto necessari.
A causa di ciò, ovviamente, erano stati allertati i servizi sociali del comune di residenza del neonato: non si tratterebbe di Magenta, bensì di un centro del territorio circostante. "Non siamo noi a seguirne l'iter. Probabilmente si tratta dei servizi sociali di un altro comune di zona." - hanno dichiarato i servizi sociali dell'Ente locale, stando a quanto riferito da Il Giorno - "Come città di Magenta, non siamo al corrente di questa delicata situazione familiare".
La decisione del giudice
Dopo l'affidamento ai servizi sociali era intervenuto anche il giudice, il quale aveva disposto la decadenza della potestà genitoriale sia per il padre che per la madre del piccolo, entrambi tossicodipendenti. Fino allo scorso mercoledì 3 maggio il bambino è rimasto ricoverato nel reparto di neonatologia del Giuseppe Fornaroli di Magenta, al quale comunque era aperto l'accesso a entrambi i genitori nonostante la sentenza del tribunale: padre e madre potevano dunque far visita al figlio, anche se alla presenza del personale sanitario.
Proprio nel corso di una di queste visite programmate e nonostante la sorveglianza, il padre 30enne è riuscito a rapire il bimbo e ad allontanarsi dalla struttura
ospedaliera facendo perdere le proprie tracce. I carabinieri, prontamente allertati dalla direzione sanitaria, si sono subito messi alla ricerca dei genitori del neonato, anche se per ora purtroppo ogni sforzo è risultato vano.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.