Cgil e Anpi attaccano Vannacci, ma la presentazione è sold out

Alla vigilia della presentazione del libro "Il mondo al contrario" ad Arezzo, Anpi, Cgil ed altre associazioni vicine alla sinistra hanno attaccato duramente il generale Roberto Vannacci. L'evento ha però fatto registrare il tutto esaurito e gli organizzatori si sono visti "costretti" a trasmetterlo anche su Facebook, per dare modo a tutti di partecipare

Il generale Roberto Vannacci durante la presentazione di ieri ad Arezzo
Il generale Roberto Vannacci durante la presentazione di ieri ad Arezzo
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Gli esponenti delle associazioni vicine alla sinistra si erano detti contrari al suo arrivo ad Arezzo, invitandolo ad andare altrove a presentare il libro. Eppure, il generale Roberto Vannacci ha fatto registrare il "sold out" anche nel corso dell'ultima presentazione (in ordine cronologico) del suo "Il mondo al contrario", svoltasi ieri sera nella città toscana. Lo ha fatto sapere sulla propria pagina Facebook l'Associazione Cultura Nazionale, che ha organizzato l'evento al quale hanno preso parte poco meno di 300 spettatori. E non è tutto: visto che tutti i posti disponibili per l'incontro erano già stati prenotati in anticipo, l'associazione si è vista "costretta" a trasmettere la presentazione letteraria in diretta su Facebook, per dare modo anche a chi non è riuscito ad accaparrarsi un posto in sala all'interno della "Casa dell'Energia" di poter comunque assistere all'iniziativa (seppur "da remoto"). Per motivi di sicurezza, il Comune di Arezzo aveva disposto il divieto di transito in via Leoni a partire dalle 20. E per le stesse ragioni, a presidiare l'ingresso della struttura c'erano poliziotti e carabinieri.

Una decisione presa anche a seguito della dura presa di posizione espressa nelle ore precedenti da Cgil, Anpi, Arci, Circolo culturale Aurora Amnesty, Circolo Berlinguer e Acb social inclusion, che hanno attaccato duramente Vannacci. "Chiunque arrivi, ospite, turista, visitatore occasionale, o in qualsiasi altra veste si presenti, deve sapere che qui rifiutiamo proclami razzisti, omofobi e discriminatori - si legge nella nota congiunta delle associazioni, riportata dalla stampa locale - ci piacerebbe che questi concetti, che dovrebbero essere scontati, fossero condivisi dai nostri amministratori. E che gli stessi dicessero chiaramente che se qualcuno questi valori non li condivide, non è il benvenuto ad Arezzo. Vada altrove a seminare odio, pregiudizi, intolleranza, ignoranza. Se così non sarà, saremo noi cittadini a ribadirlo in qualsiasi sede e in ogni occasione". A dispetto dei proclami e diversamente da quanto accaduto in altre città toscane, le proteste sono stavolta rimaste sulla carta e non ci sono state manifestazioni di dissenso da parte di eventuali antagonisti, all'esterno dell'edificio che ospitava la presentazione.

Ma lo stesso Vannacci non ha risparmiato una "stoccata" ad Anpi, Cgil e alle altre associazioni sopracitate. "In un paese libero e democratico come l'Italia stupisce un po' che sia necessario uno spiegamento di forze dell'ordine per presentare un libro. Ci vorrebbe buonsenso: io sono un militare in servizio e ho giurato di rispettare la Costituzione e le legge - ha dichiarato alla testata ArezzoNotizie - secondo loro, non solo avrei violato la Costituzione, ma anche il mio giuramento: e questo è un reato molto grave, per il quale dovrei essere dietro le sbarre. Ciò dimostra che questi signori non sono molto assennati.

Poi chiederei loro di trovare esattamente l'allocuzione, l'espressione o la parola in cui violo i dettami della Costituzione. Io sono convinto di quanto detto e scritto. Perché non ho mai leso la dignità di nessuno, tantomeno la Costituzione".

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