Padova, 11 attivisti di Ultima generazione indagati per associazione a delinquere

L’indagine della Digos patavina ha permesso di impedire l’imbrattamento con vernice spray della sede della Lega nel settembre del 2022

Padova, 11 attivisti di Ultima generazione indagati per associazione a delinquere

Undici membri del movimento Ultima Generazione sono indagati a Padova con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata a ostacolare il traffico, a interrompere i pubblici servizi e a imbrattare edifici privati, pubblici e di interesse storico. Protagonisti di azioni eclatanti negli ultimi mesi, gli attivisti sono finiti nel mirino della Digos nel 2020, quando fu eseguita la prima perquisizione nell’appartamento di uno dei promotori del gruppo, autore di blocchi stradali, imbrattamenti di edifici privati e storici. Come evidenziato dall’Ansa, l’inchiesta delle autorità ha permesso di impedire nel settembre del 2022 un’azione vandalica ai danni della sede patavina della Lega, nel pieno della campagna elettorale per le politiche.

Le indagini della Digos

Le indagini della Digos hanno preso il via nel 2020, quando iniziarono a circolare i primi manifesti firmati dal collettivo ambientalista Extinction Rebellion sulle vetrine dei negozi delle grandi catene d’abbigliamento. Oltre al promotore sopra citato, nel mirino delle forze dell’ordine sono finiti anche gli altri membri della sezione patavina di Ultima Generazione. Annotati blocchi alla circolazione stradale, il deturpamento e imbrattamento di immobili pubblici o privati o ancora di interesse culturale.

Come evidenziato dal Gazzettino, gli undici attivisti di Ultima Generazione indagati hanno tra i 21 e i 57 anni, residenti Padova, Treviso, Venezia, Vicenza, Verona e anche Milano. Dall’aprile del 2022 a oggi hanno agito in almeno sette occasioni: l’ultimo episodio contestato risale al 6 ottobre, quando in cinque hanno bloccato il traffico su corso Australia con tanto di striscioni. Nel mezzo, atti vandali di ogni fattura, a partire dalla protesta inscenata alla chiusura del forum nazionale sull'energia e la sostenibilità "Duezerocinquezero" organizzato dal Comune e AssoEsco.

Difesi dagli avvocati Aurora D'Agostino e Leonardo De Luca, gli attivisti di Ultima Generazione sul taccuino del pubblico ministero Benedetto Roberti possono contare sul sostegno della “base”. "Cinque comuni cittadini che hanno messo in atto delle giuste proteste per un'emergenza che non si può più negare, sono stati denunciati per ‘associazione a delinquere’. Dei cittadini nonviolenti trattati come se fossero dei mafiosi. Sono state coinvolte anche persone che non avevano partecipato direttamente all'azione.

Una di loro è stata nominata ‘capo dell'organizzazione’ in maniera arbitraria”, la nota diramata sui social:“Questa è la legge del Far West, non la legge di uno stato democratico. Che vi piacciano o no le nostre azioni, c'è da indignarsi. Sono provvedimenti fuori da ogni schema, non hanno alcun senso se non quello di intimidire. Ma noi timidi non possiamo più esserlo”.

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