Non è un periodo molto fortunato per Alessandro Sibilio, l'atleta napoletano campione europeo under 23 nel 2021 e finalista alle Olimpiadi di Tokyo nei 400 ostacoli. Nel corso di una gara della Diamond League che si è tenuta nei giorni scorsi a Stoccolma, l'azzurro delle Fiamme Gialle è rimasto coinvolto, suo malgrado, in un episodio che ha suscitato clamore: un gruppo di attivisti per il clima ha invaso la pista lungo il rettilineo finale, tendendo uno striscione. L’azione improvvisa e inaspettata ha penalizzato l’atleta italiano che era in rimonta. L’azzurro, alla fine si è dovuto accontentare del quarto posto.
Dalla delusione alla rabbia. Perché nelle ultime ore il 24enne ha pubblicato alcune storie su Instagram "dedicate" alle condizioni della pista di atletica dello stadio "Maradona" di Napoli dopo i concerti che si sono svolti nell'impianto di Fuorigrotta.
"Queste sono parte delle condizioni in cui riversa la pista dello stadio Maradona dopo la chiusura di 30 giorni causa concerti, dopo che nel 2019 con i finanziamenti delle Universiadi si è riuscito ad avere un campo su cui poter praticare atletica leggera in condizioni accettabili. Tutto questo nel periodo agonistico più importante per noi atleti. Non solo sacrifichiamo anni dietro questo sport, ma veniamo anche trattati come gli ultimi della piramide. Poche parole ma tanta vergogna", ha scritto l'ostacolista partenopeo in una storia su Instagram.
Un duro sfogo, il suo. Ma non l’unico. Perché l’azzurro ha rincarato la dose parlando con il Mattino. "Una pista, chiediamo soltanto una pista", ha affermato Sibilio. L’atleta ha ammesso che è "brutto tornare ad allenarmi lunedì a Napoli e trovare tutti questi buchi dovuti alla mancanza di attenzione nel proteggere la pista in occasione dei tanti concerti dei giorni scorsi".
L’azzurro non nasconde la sua delusione tanto che ha rimarcato che questa situazione rappresenta un "peccato perché qui sono stati spesi tanti soldi, abbiamo portato al Maradona una pista che faceva invidia al resto d'Europa ed invece oggi è piena di problemi". Quello incontrato nell’impianto sportivo di Fuorigrotta non è l’unico ostacolo sul suo cammino di preparazione ai prossimi grandi appuntamenti. Sibilio ha, infatti, spiegato che esiste una sorta di "piano B": andare al Virgiliano quando manca il Maradona in quanto c’è un campo all’interno del parco. Problema risolto? No. Perché in quel caso sorge la questione orario.
"Il Virgiliano chiude alle 12, ci dicono per mancanza di personale, e basta poi un'allerta gialla per dichiararlo off limits, cosa che non avviene in altri parchi cittadini", ha sottolineato l’azzurro che, con amarezza, ha evidenziato che "ci stiamo candidando per essere capitale europea dello sport. Un paradosso". Un’altra soluzione sarebbe quella di spostarsi a Formia, a circa un’ora da Napoli. "La sensibilità della Federazione e del direttore Davide Tizzano- ha aggiunto- permette di avere sempre una camera disponibile".
Nonostante tutto questa è una soluzione non proprio ottimale. "Capirete- ha proseguito- che non si può vivere perennemente consultando il calendario delle partite del Napoli o la app delle previsioni meteo". Anche l’ipotesi Collana presenta complicazioni. "Sappiamo le problematiche di gestione che ci sono, ma spesso è anche difficile arrivarci o trovare parcheggio". Tutto questo non fa altro che rendere la preparazione "un terno al lotto e determina una condizione di stress". L’azzurro ha lanciato un’idea per superare gli ostacoli, non quelli presenti in gara, che influiscono sulla preparazione. Realizzare un percorso protetto che consenta di arrivare al campo del Virgiliano anche con allerta meteo. "La chiusura è un fatto di prudenza- ha affermato- ma spesso non serve e magari permettere ad un ridotto numero di persone autorizzate di accedere al campo è più buon senso che altro".
Possibile che nel prossimo futuro dal "Maradona" sparisca la pista di atletica. Sibilio, però, non ha voglia di arrendersi tanto che ha proposto un incontro con il presidente Aurelio De Laurentiis per parlargli "di come è bello il mondo dell'atletica. Potrebbe innamorarsene e trarre spunto anche per qualche produzione cinematografica". Secondo l’azzurro, che si sta preparando in vista di altri grandi appuntamenti internazionali, l’atletica è uno sport che potrebbe far entrare Napoli tra le grandi capitali di questa disciplina. "Il successo delle Universiadi- ha proseguito- lo testimonia".
La situazione attuale, però, è difficile.
"Quando tocchi con mano la pista blu, però, ti accorgi della scarsa attenzione a lei riservata- ha concluso l’azzurro-. Un peccato, anche perché nella crisi di impianti che ha Napoli vedere che tanti soldi sono sprecati così fa ancora più male".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.