Sciopero di 24 ore: la mossa dei sindacati per paralizzare Roma

Il trasporto pubblico nella Capitale sarà di nuovo a forte rischio: lo stop riguarda l'intera rete Atac. Meno ore di lavoro, aumento dei salari e stop all'invio di armi all'Ucraina: i motivi dello sciopero

Sciopero di 24 ore: la mossa dei sindacati per paralizzare Roma
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Ancora uno sciopero, ancora possibili disagi. Prosegue a tamburo battente la scia di "stop" del trasporto pubblico che rischia di paralizzare intere città. Lunedì 27 novembre gli occhi saranno puntati ancora una volta su Roma, che potrebbe essere interessata da ritardi e grandi problematiche per quanto riguarda gli spostamenti dei pendolari. Dunque sulla mobilità piomba di nuovo l'ombra della grande incognita, con il relativo peso di incertezze sul regolare svolgimento dei servizi per l'inizio della prossima settimana.

La segreteria regionale dell'organizzazione sindacale Usb Lavoro Privato e l'organizzazione sindacale Orsa hanno deciso di sposare la causa dello sciopero di 24 ore proclamato dall'Unione sindacale di base a livello nazionale dalle ore 8.30 alle ore 17 e dalle 20 a fine servizio. Con le medesime modalità anche Sgb e Cub hanno aderito allo sciopero nazionale proclamato da Cobas, Adl, Sgb e Cub Trasporti. Il servizio sarà garantito in via esclusiva durante le fasce di legge, ovvero dall'inizio del servizio diurno alle ore 8.29 e dalle ore 17 alle ore 19.59.

Lo sciopero riguarda l'intera rete Atac e l'intera rete RomaTpl nel territorio di Roma Capitale e nei comuni della città metropolitana serviti. Quanto alla rete Atac, viene specificato che a essere interessati saranno pure i collegamenti eseguiti da altri operatori in regime di subaffidamento. Nelle stazioni della rete metroferroviaria - che resteranno eventualmente aperte - non sarà comunque garantito il servizio di scale mobili, ascensori e montascale. Allo stesso modo non vi è alcuna certezza sul corretto funzionamento del servizio delle biglietterie, mentre quello on-line non subirà alcuna interruzione.

Sul sito dell'Atac vengono elencate le motivazioni principali poste alla base dello sciopero Usb. Tra queste rientrano la sicurezza dei lavoratori e del servizio, l'introduzione del reato di omicidio sul lavoro, il via libera al salario minimo per legge a 10 euro l'ora, la rivendicazione del libero esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali. Spicca anche il blocco delle spese militari e dell'invio di armi in Ucraina nell'ambito dell'aggressione da parte della Russia.

Non è finita qui: Cobas, Adl, Sgb e Cub Trasporti da una parte chiedono la riduzione dell'orario di lavoro da 39 a 35 ore settimanali e dall'altra sostengono la necessità di imboccare la strada di un aumento salariale di 300 euro. Proprio nei giorni scorsi ha tenuto banco lo scontro tra Matteo Salvini e Maurizio Landini: il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture ha fatto scattare la precettazione, riducendo lo sciopero del servizio di trasporto pubblico a sole quattro ore.

In tal modo sono stati salvaguardati sia l'esercizio del diritto di sciopero sia il godimento dei diritti della persona costituzionalmente garantiti. Lunedì 27 novembre si presenterà un nuovo potenziale blocco, anche se molto dipenderà dal numero di adesioni allo "stop". Quello recente indotto da Cgil e Uil ha fatto flop.

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