Si trovava al campo sportivo Veronese e nessuno avrebbe mai potuto immaginare che da lì a poco si sarebbe consumata una tragedia. E invece la comunità di Casalecchio di Reno, in provincia di Bologna, è rimasta sconvolta dalla notizia improvvisa. Un uomo di 64 anni ha perso la vita dopo essere stato punto da alcuni insetti. È andato in choc anafilattico e ha smesso di respirare. Inutili i tentativi di soccorso: il signore non ce l'ha fatta ed è morto sotto gli occhi attoniti dei presenti.
Il dramma è avvenuto nel pomeriggio di martedì 16 luglio, poco prima delle ore 16, al campo situato in via Salvador Allende. La vittima, riferisce il Corriere di Bologna, è Paolo Tassi: era il presidente del Real Casalecchio. Lo staff, il personale della squadra e alcune persone presenti nella struttura hanno provato a intervenire subito, ma i tentativi di rianimarlo purtroppo si sono rivelati vani. Non hanno avuto alcun effetto sperato le manovre di primo soccorso per tentare disperatamente di mantenerlo in vita. Neanche il personale del 118, giunto sul posto a stretto giro con un cardiologo a bordo dell'automedica, ha potuto compiere un miracolo. Non è stato possibile fare altro che accertare il decesso del 64enne.
Allo stato attuale non sono ancora noti quali siano stati gli insetti ad aver provocato la tragedia, così come non si sa quale possa essere stata l'entità delle punture che sono state fatali. La vicenda in provincia di Bologna segue di pochi giorni quella recente che ha coinvolto Stefano Guerra. L'ex terzino sinistro di Reggiana e Vicenza è morto a causa della puntura di un'ape mentre stava svolgendo attività di volontariato. Ha perso la vita all'ospedale di Reggio Emilia, dove era ricoverato da alcuni giorni dopo una reazione allergica. Fin da subito il 62enne aveva chiesto aiuto, ma poi è andato in choc anafilattico e dopo qualche giorno di ricovero ha smesso di respirare.
Anche nel mese di maggio a Reggio Emilia un agricoltore è stato stroncato dalle conseguenze della puntura di un'ape ricevuta nel pomeriggio del 30 aprile. Gli effetti dello choc anafilattico si sono subito fatti vedere: era rientrato a casa, poi ha avuto un improvviso malore ed è svenuto davanti a sua madre. L'arresto cardiocircolatorio ha provocato danni che non ha lasciato spazio a rimedi.
Inizialmente i medici erano riusciti a riattivare i parametri vitali e a stabilizzarlo ma, dopo una decina di giorni di ricovero in condizioni gravi, la situazione è precipitata e una crisi respiratoria ha posto fine alla sua esistenza.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.