Una "A" maiuscola inscritta in un cerchio, per una firma che appare inconfondibile. La Toscana sembra insomma essere vittima da qualche giorno di un vero e proprio "raid vandalico" di matrice politica: dopo quanto avvenuto a Firenze nel giro di poche ore (dove ignoti presumibilmente vicini all'estrema sinistra hanno deturpato prima il cartello dedicato alle vittime delle foibe e poi vandalizzato la sede di Forza Italia) stavolta l'attenzione si è spostata a Siena. Qualcuno ha infatti vandalizzato la targa in marmo che il Comune toscano ha dedicato alla Democrazia Cristiana, posta nella "storica" sede che vide la prima assemblea della sezione della "Balena bianca" cittadina. Se però nei due episodi riscontrati sul territorio fiorentino la matrice poteva solo essere ipotizzata, l'azione compiuta a Siena sembra esser stata "firmata": sul fregio è stato infatti disegnato con il pennarello indelebile il simbolo degli anarchici.
Nelle scorse ore, gli agenti della polizia municipale hanno provveduto a fotografare la targa e ad inoltrare il materiale alla questura. Le indagini sono quindi ancora in corso: di certo c'è che l'autore del gesto ha agito nelle ore notturne, sfruttando l'assenza di testimoni. Gli investigatori stanno passando al setaccio le telecamere del circuito di videosorveglianza dell'area, nella speranza di ricavare indizi utili volti a risalire all'identità del vandalo. Resterà infine da capire se si tratti di una goliardata di pessimo gusto o di una protesta che rientra nell'ambito delle azioni dimostrative con le quali i gruppi anarchici stanno chiedendo in tutta Italia la revoca del 41 bis ad Alfredo Cospito. Intanto Luigi De Mossi, sindaco di centrodestra del capoluogo senese, ha preso le distanze da quanto successo.
"Lo sfregio vandalico di sapore anarchico che ha deturpato la targa commemorativa della nascita storica della Democrazia Cristiana a Siena, al civico 44 di via dei Fusari, merita condanna e disapprovazione. Se è uno scherzo, è particolarmente stupido e inappropriato. Se è un atto politico di matrice anarchica, è di una gravità altissima, e richiede la massima vigilanza, condanna e fermezza da parte delle istituzioni, della politica e della cultura senesi - il commento del primo cittadino, espresso in una nota - non possiamo accettare e non accetteremo attacchi, anche solo simbolici, ai pilastri della nostra democrazia da parte di soggetti che esaltano teorie eversive e pratiche terroristiche.
La targa in questione fu apposta nel luglio del 1944, nella nostra città appena liberata dal fascismo. Era l’alba della democrazia e del ritorno alla libertà. Chi sfregia quel simbolo dichiara guerra esattamente a questo: al nostro amore per la libertà e la democrazia, che la comunità senese saprà ben difendere".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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