I punti chiave
Mentre la procura di Trieste è al lavoro sul caso della morte di Liliana Resinovich, spuntano nuovi dettagli sugli ultimi giorni prima della scomparsa e sulla scena del delitto. Resinovich scomparve la mattina del 14 dicembre 2021 e venne ritrovata cadavere tre settimane più tardi nel boschetto dell’ex ospedale psichiatrico triestino. Le indagini, dopo la richiesta di archiviazione per suicidio, sono state riaperte lo scorso giugno e dovrebbero concludersi a dicembre.
Una telefonata molto lunga
Liliana Resinovich e il sedicente amante Claudio Sterpin, nella giornata precedente alla scomparsa della donna hanno avuto una telefonata di 16 minuti. Quattro ore più tardi Resinovich avrebbe cercato informazioni su un albergo di Sezana. Cosa si sono detti i due? “Ci siamo detti: ‘Ciao, amore mio, come stai? Amore mio’. Punto e basta, per 16 minuti di fila”, ha commentato Sterpin a Quarto Grado, per poi aggiungere: “Per me quella telefonata è nebbiosa, è nebulosa, non la considero”. L’uomo ha anche inviato un messaggio alla giornalista che lo aveva intervistato: “Ma quanto ca… volo di importante può contenere un’ora sconosciuta di telefonata delle otto del 13.12 a confronto di questi scritti indelebili”.
Secondo le prime indagini, Resinovich sarebbe stata “dibattuta tra la prosecuzione di un matrimonio evidentemente insoddisfacente e l’avvio di una relazione dalle scarse prospettive (non fosse altro che per l’età di Sterpin)”. Nei giorni precedenti alla scomparsa non ci sono state telefonate tra i due: fin dall’inizio Sterpin aveva sottolineato come nei giorni di festa non si sentivano mai - c’era stato anche l’8 dicembre - perché lei era via col marito Sebastiano Visintin. L’assenza di comunicazione tra i due è stata tuttavia evidenziata dalla procura come “una condotta piuttosto anomala”.
Un profilo genetico sui pantaloni
Le nuove indagini si stanno concentrando anche sulle superfici non analizzate nelle vecchie indagini. E sui pantaloni di Liliana Resinovich è stato isolato un nuovo profilo genetico maschile, che non appartiene a nessuno degli individui che si è già sottoposto all’esame del Dna. Tuttavia c’è sempre lo spettro della contaminazione.
“Ci sono stati degli esiti su tutte le superfici che non erano state analizzate completamente - ha spiegato a Quarto Grado l’ex
generale dei Ris Luciano Garofano - e c’è un indumento, i pantaloni, che ha esibito un profilo che adesso stanno migliorando in polizia scientifica e che potrebbe avere il valore di un confronto”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.