Emanuela Orlandi, i messaggi in codice che riaprono il caso. Ecco le ultime piste

Nuovi elementi si aggiungono ad un caso ancora oggi irrisolto. Una pista conduce al cimitero del Verano, mentre l'ex pm Capaldo sospetta che la ragazza possa essere stata rapita dentro Sant'Apollinare

Emanuela Orlandi, i messaggi in codice che riaprono il caso. Ecco le ultime piste
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Scomparsa il 22 giugno 1983, Emanuela Orlandi continua a essere presente nel ricordo della sua famiglia e degli italiani, ancora in attesa di risposte. Sono trascorsi 41 anni, eppure il caso della 15enne fa ancora discutere e proseguono le indagini per cercare di ricostruire la sua storia e scoprire che cosa le sia accaduto. Tante le piste seguite, ma della giovane cittadina vaticana non sappiamo ancora nulla. In questi giorni, però, altre teorie sono uscite fuori e la speranza è sempre quella che si possa giungere finalmente alla verità.

Il rapimento a Sant'Apollinare

A fornire una delle piste più recenti è stato l'ex pm Giancarlo Capaldo. Ascoltato alcuni giorni fa dalla Commissione bicamerale di inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, Capaldo ha esortato a non escludere un'ipotesi inquietante e poco discussa, secondo la quale la 15enne potrebbe essere stata rapita all'interno del complesso di Sant'Apollinare. Secondo l'ex pm la pista va approfondita, specialmente per la presenza di De Pedis e don Pietro Vergari.

"Il prelevamento della Orlandi poteva essere fatto per strada ma sarebbe stato pericoloso, poteva invece essere fatto in Sant'Apollinare con una scusa qualsiasi", ha dichiarato Giancarlo Capaldo, come riportato da Leggo.it. "Io riterrei non impossibile, anzi estremamente probabile, che Accetti (Marco Fassoni Accetti, ndr) abbia conosciuto Emanuela Orlandi perché gravitava su piazza Navona e piazza delle Cinque Lune, che era la zona in cui gravitava lo stesso Accetti, e Accetti fermava tutte le ragazze", ha spiegato l'ex pm. "Dal mio punto di dista probabilmente ha depistato perché io ritengo che con probabilità 'l'Americano' si possa identificare in Accetti", ha aggiunto.

Le ipotesi che conducono al cimitero di Verano

In questi giorni sono poi emersi altri elementi importanti, che conducono invece al cimitero del Verano, sito nel quartiere Tiburtino, nei pressi della basilica di San Lorenzo. A quanto pare alcuni mesi fa sarebbero state raccolte delle prove interessanti, vale a dire una moneta da 500 Lire, una chiave d'auto e un barattolo di vernice verde. Questi oggetti sono stati trovati dietro la statua dell'Angelo del dolore, che rappresenta una figura celeste con i capelli raccolti con una fascia, simile a quella usata da Emanuela. Alcuni hanno visto in tutto ciò un messaggio in codice.

Non solo. Sempre nel cimitero del Verano sarebbero comparse delle scritte in vernice verde, forse la stessa del barattolo rinvenuto. Il messaggio, lasciato sulla stele delle famiglie Donati e Pace, riportava la scritta "Zoff", i numeri "15-1-91", e la lettera "R". Che sia un codice? E cosa può significare? Il nome "Zoff" ha fatto pensare a un probabile custode. Anche la lettera "R" può rimandare a un altro nome. Che il corpo di Emanuela sia stato occultato in una delle tombe?

Quanto alla serie di numeri (15-1-91), questi hanno subito fatto pensare a

una data. Il 15 gennaio del 1991, infatti, venne emanato dal governo dell'epoca un decreto legge sulle nuove misure da adottare in caso di sequestro di persona a scopo di estorsione. Non può essere un caso.

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