Ragazzina precipitata da un palazzo a Piacenza. Fermato il fidanzato di 15 anni

La famiglia della 13enne non ha mai creduto all'ipotesi del suicidio. Adesso si indaga sul minorenne

Ragazzina precipitata da un palazzo a Piacenza. Fermato il fidanzato di 15 anni
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Ci sono novità circa il caso della 13enne morta dopo essere precipitata dal settimo piano di un palazzo di Piacenza. Nel corso della giornata di oggi, lunedì 28 ottobre, i carabinieri hanno fermato il fidanzatino 15enne della vittima, come disposto dalla Procura per i minorenni di Bologna. Il ragazzo era già indagato a piede libero per omicidio volontario.

La vicenda

Il terribile episodio si è verificato venerdì scorso, quando Aurora, questo il nome della vittima, è precipitata dal tetto di un palazzo di via 4 Novembre. Una vicenda che ha sconvolto la comunità. Stando alle prime informazioni circolate, insieme alla 13enne si trovava anche il fidanzatino. I due si trovavano da soli in casa della giovane. La tragedia si è verificata intorno alle 10.00 del mattino.

L'intervento dei soccorsi, chiamati subito, non è servito a salvare l'adolescente, morta sul colpo dopo la fatale caduta. Del caso è stata immediatamente informata la Procura per i minorenni di Bologna, che ha avviato le indagini. La famiglia della 13enne ha subito respinto l'ipotesi del gesto volontario, affermando con forza che Aurora non avrebbe mai cercato di uccidersi. I parenti hanno subito puntato il dito sul 15enne."Ci diceva che era ossessivo e geloso", è quanto dichiarato al Corriere dalla madre della ragazzina. Pare che la giovane avesse addirittura parlato con i servizi sociali del comportamento del fidanzatino. La 13enne, stando alle informazioni raccolte dagli investigatori, avrebbe voluto rompere la relazione con il compagno.

Ascoltato dagli inquirenti, il 15enne avrebbe invece fornito un'altra versione, parlando di"gesto volontario".

Le indagini e l'autopsia

Nel corso della giornata di oggi è stata eseguita l'autopsia sul corpo di Aurora. Il medico legale di Pavia, incaricato di svolgere l'esame, ha cercato prima di tutto di stabilire se la minore avesse in circolo o meno degli stupefacenti.

Gli esiti non sono stati al momento resi noti, ma verranno esaminati insieme ad altri documenti, come testimonanze e messaggi in chat raccolti dagli inquirenti.

L'arresto

Già indagato a piede libero per omicidio volontario, il 15enne è stato sottoposto a fermo da parte dei carabinieri di Piacenza.

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