Il segnale, la borsa, i droni: corsa contro il tempo per trovare i ragazzi dispersi nel Natisone

Tre ventenni sono stati travolti dalla piena del fiume, ingrossata a causa della pioggia. In mattinata è stata ritrovata la borsa con all'interno il cellulare di uno dei tre dispersi. Il sindaco di Premariacco: "Sono ore decisive"

Patrizia Cormos, Bianca Doros e Cristian Casian Molnar
Patrizia Cormos, Bianca Doros e Cristian Casian Molnar
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Articolo in aggiornamento

Continuano le ricerche di Patrizia Cormos, Bianca Doros e Cristian Casian Molnar, i tre ventenni travolti ieri dalla piena del fiume Natisone, nella strada di Ipplis a Premariacco (Udine), a seguito delle forti piogge. Nella tarda mattinata di oggi è stata ritrovata la borsa con all'interno il cellulare di uno dei dispersi. "Sono stati usati anche i cani molecolari ma nulla... Tristezza infinita", ha scritto in un aggiornamento su Facebook il sindaco di Premariacco Michele De Sabata. Sul posto sono arrivati anche i familiari dei ragazzi. Stanno seguendo le operazioni dalla unità di comando dei Vigili del Fuoco, supportati da uno psicologo messo a disposizione dalla Regione Friuli Venezia Giulia.

Le ricerche

Da ieri pomeriggio, quando è arrivata la chiamata al 112, sul fiume è un viavai continuo tra sommozzatori dei Vigili del Fuoco, operatori del team speleo, dronisti, topografi e soccorritori fluviali, pronti a intervenire in caso di emergenza. "Non abbiamo mai smesso di cercare. Anzi, siamo partiti in trenta e oggi siamo dieci in più tra soccorritori acquatici che lavorano in superficie, sommozzatori, i colleghi con i droni anche col visore notturno", spiega all'Adnkronos Giorgio Basile, comandante provinciale dei Vigili del Fuoco di Udine. "Abbiamo continuato a cercarli tutta la notte e continueremo a oltranza. Stamattina è stata agganciata una cella del cellulare di una delle ragazze, un pò più a valle, e adesso siamo in zona per recuperare il telefono", aggiunge. Sul posto ci sono anche squadre ordinarie che collaborano su vari fronti, tutti coordinati da un posto di comando locale che si trova nella sede della Croce Rossa di Orsaria "che è un pò il cervello della macchina dei soccorsi", precisa Basile". Le condizioni del fiume sono però ancora piuttosto critiche: "Resta un certo livello di pericolosità anche per la sicurezza degli operatori, è un fiume molto insidioso. - puntualizza il comandante - In questo momento pioviggina ogni tanto, ma l'elemento principale non è tanto la pioggia, è la potenza del fiume, le correnti molto forti: ci sono delle forre, i risucchi dell'acqua e anche per persone molto esperte è un compito particolarmente complicato".

Droni, elicotteri e squadre cinofile

La zona continua a essere monitorata anche dall'alto con elicotteri, mentre 80 soccorritori stanno ispezionando tutta l'area del Natisone assieme a due battelli e alle squadre cinofile. Per individuare la borsa con all'interno il cellulare di una delle ragazze dispersi, i sommozzatori si sono serviti dei droni muniti di telecamere termiche. Quanto ai tre ventenni, non ci sono ancora novità. "La speranza di trovarli vivi c'è sempre, - dice l'assessore ai lavori pubblici di Premariacco Antonio Michelutti - ma conoscendo il fiume più il tempo passa e più diventa complicato recuperarli. Piene di questa portata non sono inusuali, ma non capisco come mai si trovassero lì in quelle condizioni. La piena non arriva dal nulla".

I pericoli del Natisone

Quando ci sono forti precipitazioni, la capacità del Natisone può subire repentine variazioni. Alle ore 11.30 di ieri, la portata d'acqua era di 20 metri cubi al secondo. Un'ora e mezza dopo, quando i ragazzi erano già sul greto del fiume, ha raggiunto i 135 metri cubi al secondo nel giro di pochi minuti. "L’acqua non perdona – spiega al Corriere.it Michele De Sabata, sindaco di Premariacco - C’era un dislivello di 4-5 metri e Patrizia, Bianca e Cristian si trovavano sul bordo, su una sorta di collinetta. Quando la piena li ha raggiunti la ghiaia è venuta a mancare sotto i loro piedi e i ragazzi sono inevitabilmente scivolati e hanno preso velocità trascinati dalla corrente".

Attenzione per tre bacini in Veneto

Intanto, il Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile del Veneto ha emesso un nuovo avviso di criticità valido dalle 14 di oggi fino a lunedì 3 giugno. Viene decretato lo stato di attenzione (allerta gialla) per criticità idraulica nei bacini dell'Adige-Garda e Monti Lessini; del Po, Fissero-Tartaro-Canal Bianco e del Basso Adige e del Basso Brenta -Bacchiglione. La criticità idraulica in queste zone si riferisce al transito della piena lungo il fiume Adige.

Quanto alle condizioni climatiche, la situazione dovrebbe migliorare nelle prossime ore. Nella giornata di domenica 2 giugno il tempo continuerà a essere instabile, ma la probabilità di rovesci intensi è molto bassa.

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