Stupro alla Magliana, Borgese non risponde al gip. "Può colpire ancora"

Il 39enne, accusato di aver stuprato una studentessa, si è avvalso della facoltà di non rispondere durante l'interrogatorio di garanzia. Secondo il gip sussiste "il concreto pericolo" di reiterazione del reato

Stupro alla Magliana, Borgese non risponde al gip. "Può colpire ancora"
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Simone Borgese, il 39enne arrestato una settimana fa con l'accusa di aver stuprato una studentessa alla Magliana lo scorso 8 maggio, si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al gip di Roma. Nell'ordinanza con cui il giudice ha disposto gli arresti domiciliari per l'indagato si legge che sussiste "il concreto pericolo" di reiterazione del reato. Nel 2016 Borgese venne condannato a 7 anni e 6 mesi di carcere per violenza sessuale, rapina e lesioni ai danni di una tassista. A novembre del 2022 incassò un'altra condanna a 2 anni e 10 di reclusione per molestie sessuali nei confronti di una 17enne.

Borgese non risponde al gip

L'interrogatorio si è svolto nella tarda mattinata di oggi, mercoledì 12 giugno. Borghese, in camicia blu e pantaloni beige, è arrivato a piazzale Clodio in compagnia del suo legale, l'avvocato Giorgio Di Micco del foro di Velletri, e le assistenti di quest'ultimo. L'udienza è durata circa una ventina di minuti, durante i quali il 39enne è rimasto in silenzio. L'indagato ha poi lasciato l'aula, tentando invano di schivare cronisti e fotografi che lo attendevano all'uscita del Tribunale. "Siamo ancora nelle fase delle indagini, preferisco non commentare", ha tagliato corto il difensore con i giornalisti prima di lasciare la cittadella giudiziaria assieme all'assistito.

Il dispositivo del gip

Al momento Borgese si trova agli arresti domiciliari. Nelle otto pagine del dispositivo cautelare, il gip precisa che sussiste "il concreto il pericolo di reiterazione dei reati della stessa specie". Inoltre "per quanto concerne l'attendibilità della persona offesa - puntualizza il giudice - va evidenziato che la stessa ha descritto in modo dettagliato e coerente con tutte le fasi della triste vicenda che suo malgrado si trovata a vivere. Nel suo racconto ha anche specificato alcuni suoi comportamenti che, a una lettura solo superficiale, potrebbero sembrare poco in linea con il fatto di essere stata vittima di abusi sessuali".

La denuncia della studentessa

Secondo quanto apprende l'agenzia La Presse, nella denuncia presentata alla polizia la vittima avrebbe fornito un "particolare" che "l'ha turbata". "È stata la domanda che l'uomo ha diretto nei miei confronti in merito all'età, che io potessi avere. - le parole della studentessa -.

Alla mia riposta di avere 28 anni, età da me inventata, lo stesso mi rispondeva di essere un mio coetaneo e che fosse stato sorpreso in quanto si aspettava che io ne avessi meno di 20, facendomi presumere che lui fosse probabilmente alla ricerca di ragazze molto più giovani di lui, forse anche minorenni".

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