
Lo squilibrato che cerca di strappare una bambina di 3 anni dalle mani del papà, dopo averla avvicinata con due complimenti e poi, per la resistenza del genitore, desiste, sembra lo stesso film visto una decina di giorni fa in via Forze Armate, davanti alla scuola Cabrini. Ma il mancato ladro di bambini non è lo stesso. Il primo è in carcere e il secondo è ora ricoverato al San Raffaele, da dove era uscito poco prima di tentare il rapimento.
I fatti. Siamo a San Donato, quartiere Poasco, sono le quattro e mezza del pomeriggio. Il papà e la figlioletta camminano lungo la via Unica quando incontrano un uomo di 37 anni, già noto alle forze dell’ordine.
L’uomo cerca di approcciare la piccola con gentilezza ma in pochi secondi cambia atteggiamento e cerca di strappare la bimba dalle mani del suo papà, non riuscendovi si allontana. Il genitore chiama dapprima il 112, poi si imbatte in una pattuglia di vigili urbani a cui descrive minuziosamente il rapitore.
«Gli agenti ritrovano l’uomo subito dopo - ha riferito Samanta Zacconi, comandante della polizia municipale di San Donato - e lo riaccompagnano al San Raffaele da dove peraltro era appena stato dimesso. L’uomo era sicuramente in stato confusionale, forse per effetto di droghe, e pare che abbia creduto che la bambina fosse sua figlia.Non è residente a San Donato ed era anche convinto di trovarsi nel suo comune».
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