Non ce l'ha fatta Shimpei Tominaga, l'imprenditore giapponese che alcuni giorni fa era rimasto coinvolto in una rissa, a Udine, nel tentativo di riportare la calma. Il 56enne era accorso in difesa di un uomo che stava scappando, ma in questo modo si era trovato a dover fare i conti con gli inseguitori. Aggredito a sua volta, Tominaga aveva riportato una lesione molto grave.
La morte dopo giorni di ricovero
Stamani la terribile notizia. L'imprenditore giapponese si trovava da giorni nel reparto di Terapia intensiva di Udine, dove i medici hanno fatto il possibile per salvargli la vita. Purtroppo le speranze erano poche e infatti il 56enne si è spento a causa delle lesioni riportate a seguito dell'aggressione. Questo porta inevitabilmente ad un aggravarsi della posizione di uno dei soggetti coinvolti nello scontro, vale a dire il 20enne Samuele Battistella. L'accusa mossa nei suoi confronti, infatti, è ora quella di omicidio preterintenzionale. Il giovane, colpevole di aver sferrato il pugno che ha portato alla morte il 56enne, si trova attualmente detenuto dietro le sbarre del carcere di Udine, insieme ad alcuni suoi compagni. Ad occuparsi del caso è il procuratore Massimo Lia.
Grande il cordoglio della comunità, sconvolta da quanto accaduto al giapponese. Profonda tristezza espressa da Alberto Felice De Toni, il sindaco di Udine, che si è detto vicino alla famiglia dell'imprenditore, parlando di una "grave e dolorosa ferita per Udine". Shimpei Tominaga è stato ricordato come un "uomo e imprenditore stimato e rispettato, che ha vissuto a Udine contribuendo con passione e impegno umano e professionale allo sviluppo della città, lasciando la sua impronta nella nostra comunità". Nessuno dimenticherà il suo gesto umano e coraggioso. Quel maledetto venerdì sera, il 56enne avrebbe potuto ignorare la persona in difficoltà che stava scappando dai suoi aguzzini, invece ha deciso di farsi avanti e di prendere le sue difese, rischiando la vita.
Tominaga lascia la moglie e un figlio di 13 anni.
Il tentativo di sedare una rissa
Venerdì scorso Shimpei Tominaga si trovava in un locale quando ha notato un uomo che stava scappando, inseguito da cinque soggetti, vale a dire Samuele Battistella, Daniele Wedam e Abdallah Djoumaa (tutti e tre sono ora in carcere) e Ivan Boklac e Oleksandr Vitaliyovich Petrov, ucraini con divieto di dimora in Friuli Venezia Giulia. Il 56enne era intervenuto per cercare di aiutare la persona in fuga."Lasciatelo stare, non vedete che è già ferito?", sarebbero state le sue parole, come riportato da FanPage.
A quel punto sarebbe scattato
il pugno di Battistella. Cadendo rovinosamente a terra, l'imprenditore avrebbe violentemente sbattuto la testa, perdendo i sensi. Poche le possibilità di salvarlo. I medici hanno subito pensato al peggio.
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