La vanga, il sangue, il complice: i nuovi indizi sulla scomparsa di Yana

Nell'auto di Dumitru Stratan sono state trovate una piccola vanga e delle macchie di sangue. Gli inquirenti non escludono che possa aver reclutato un complice dopo aver ucciso la ragazza

La vanga, il sangue, il complice: i nuovi indizi sulla scomparsa di Yana

Ha scelto di rimanere in silenzio Dumitru Stratan, il presunto assassino di Yana Malayko, scomparsa a Castiglione delle Stiviere (Mantova) dallo scorso giovedì sera. Nell'auto del 34enne moldavo, una Mercedes, sono state trovate una piccola vanga e alcune tracce di sangue. Stando a quanto racconta il giornalista Andrea Galli sul Corriere della Sera, gli investigatori non escludono la possibilità che l'uomo, accusato di omicidio e occultamento di cadavere, possa aver reclutato un complice all'indirizzo di residenza, senza alcuna telefonata anticipatoria, dopo aver commesso il fatto.

La ricostruzione dell'omicidio

Secondo gli investigatori, Yana sarebbe stata uccisa tra le 2 e le 5 del mattino di venerdì. Stratan si sarebbe recato a casa dell'ex fidanzata, che abitava nella palazzina sopra il bar "Even Coffee", probabilmente millantando un chiarimento (i due si erano lasciati qualche settimana fa). Quindi l'avrebbe colpita, forse con un coltello, e poi avrebbe avvolto il cadavere in un grosso sacco nero dell'immondizia con anche l'arma del delitto all'interno. Sulle modalità cruente dell'aggressione, sembrano esserci pochi dubbi: nell'appartamento della ragazza c'erano macchie di sangue ovunque, sia sulle pareti che sul pavimento. Le stesse tracce ematiche che sono state trovate nell'auto del 34enne che, dopo il presunto omicidio, non si sarebbe preoccupato di ripulire la vettura preferendo, invece, riposare sul divano di casa. Fino a quando sua sorella Cristina, alla quale l'uomo avrebbe confessato con una telefonata di aver ucciso la giovane, non lo ha consegnato ai carabinieri.

La vanga e il sospetto di un complice

Nella vettura di Satran è stata trovata anche una piccola vanga. Gli investigatori escludono che l'indagato possa averla utilizzata per scavare, eventualmente, una fossa in cui sottorrerrare il cadavere. Dagli spostamenti del 34enne, ricostruiti attraverso le celle agganciate dal cellulare, lo scenario di una sepultura non è considerata un'ipotesi plausibile. A meno che il presunto assassino non abbia avuto un complice, reclutato all'indirizzo di residenza e senza telefonata anticipatoria, dopo il delitto. Sta di fatto - su questo sembrano esserci ben pochi dubbi - che il corpo di Yana potrebbe trovarsi nei pressi di via Albana, una strada di campagna alla periferia di Castiglione delle Stiviere che Satran ha percorso proprio nella notte tra giovedì e venerdì.

I rapporti tra Yana e l'ex fidanzato

La relazione tra Yana e Stratan era giunta al capolinea qualche settimana fa. Lei, stanca delle continue ubriacature del 34enne, avrebbe deciso di troncare il rapporto. Una decisione che lui non ha accettato. Ad onor del vero, va detto che non risultano denunce nei confronti dell'uomo. Anche se desta qualche ragionevole sospetto il fatto che mamma Ana e la sorella Cristina lo abbiano tagliato fuori dalle quote societarie del bar. Per certo, a quanto trapela, lavorava saltuariamente e sarebbe stato poco interessato alla ricerca di un impiego.

Una circostanza che, forse, è diventata motivo di attrito con la ex. Lui le rinfacciava di aver trovato un lavoro nel locale gestito dalla sua famiglia e una casa in cui vivere: "Mi devi tutto", le avrebbe ripetuto prima di ucciderla.

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