Non si arresta la raffica di migranti sulle coste del nostro Paese, come dimostrano i continui arrivi di queste ultime ore, gli ennesimi in Italia dall'inizio dell'anno. Da gennaio a oggi sono oltre 68mila gli sbarcati nel nostro Paese, numeri certificati dal ministero dell'Interno nel suo rapporto (quasi) quotidiano, che però non tengono in considerazione quelli arrivati nelle ultime ore, tra ong che hanno ottenuto il porto in Italia e sbarcati autonomamente. I quasi 400 della nave Humanity sono stati destinati a Taranto mentre i 402 di Open Arms 1 continuano ad aspettare un porto, intanto che sono ripresi gli sbarchi a Lampedusa.
Humanity 1, che batte bandiera tedesca, ha fatto pressione per giorni sull'Italia. Un tempo che avrebbe potuto spendere mandando richieste di pos anche in altri Paesi ma che ha invece ha preferito usare per stazionare al largo delle coste italiane in attesa che arrivasse l'apertura di un porto. Cosa è che è puntualmente avvenuta per i 398 migranti che si trovano a bordo. Una tecnica ben nota da tutte le ong, che hanno la certezza che un porto italiano, alla fine, viene aperto, e che sta mettendo in atto anche Open Arms, altra barca della ong spagnola che sta operando nel Mediterraneo centrale e che viaggia con 402 migranti. Anche in questo caso, i giorni sprecati rimanendo al largo delle coste italiane li avrebbero potuti impiegare in maniera più proficua per dirigersi in Spagna, che è anche il Paese di primo approdo dei migranti considerando la bandiera battente della nave. Invece no, si preferisce stare in attesa dell'Italia, che da mesi è in affanno nella gestione. Per altro, a bordo di Open Arms si trova anche il cadavere di un 20enne eritreo, ucciso dal trafficante nel momento dell'imbarco in Libia.
A questi 800 migranti, 398 già sbarcati e 402 in attesa che riceveranno indicazioni nei prossimi giorni, si aggiungono quelli che stanno riprendendo a sbarcare a Lampedusa. In 64 sono sbarcati nella notte. Il primo barchino è stato rintracciato dai finanzieri al molo Madonnina: a bordo 9 tunisini. Sempre gli uomini delle Fiamme gialle hanno intercettato a circa 3 miglia dalle coste una seconda carretta del mare con 18 migranti.
Dopo il trasbordo l'imbarcazione è stata lasciata alla deriva. Gli ultimi a raggiungere il molo Favaloro sono stati 37 tunisini, che i finanziari hanno rintracciato a circa 3 miglia dalla costa. Sono stati tutti trasferiti all'hotspot di Cala Imbriacola.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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