"41 euro per tre spremute": Carlo Cracco finisce (di nuovo) sotto la forca dei social

Piovono critiche per lo chef stellato dopo la pubblicazione di uno scontrino sui social network. Il web si divide tra chi critica i prezzi eccessivi di Cracco e chi accusa il cliente

"41 euro per tre spremute": Carlo Cracco finisce (di nuovo) sotto la forca dei social

Prima la pizza ora la spremuta. Carlo Cracco non smette di far discutere. Motivo della polemica che sta infiammando i social network uno scontrino, da 41 euro, per tre spremute e due bottiglie di acqua minerale. E' bastata la semplice condivisione di uno scontrino fiscale su Twitter per far schizzare in tendenza il nome dello chef stellato e - ancora una volta - non per i suoi piatti prelibati.

Negli scorsi giorni Carlo Cracco aveva fatto discutere per un'iniziativa contro gli sprechi alimentari, che lo aveva visto servire ai suoi clienti tre-quarti di pizza invece di una intera. Una provocazione con buoni propositi che aveva però fatto mormorare il web. Il problema? Il prezzo. Sedici euro per una margherita servita oltretutto senza un pezzo. E la questione torna sempre lì, il portafoglio.

A pochi giorni di distanza una nuova polemica si è abbattuta su Carlo Cracco dopo la pubblicazione del conto "salato" da parte di un utente del web. Tre spremute e due bottiglie di acqua minerale per un totale di 41 euro. Una cifra elevata che ha letteralmente spaccato in due il popolo dei social network. Da una parte c'è chi critica gli eccessivi standard del locale di Cracco, dall'altra chi difende il popolare chef. E così apriti cielo: "A parte che l'acqua panna manco regalata. Ma 7€? Sto cercando di sforzarmi di capire il prezzo dell'aranciata, considerando arance organiche spremute a mano e trasportate anche a mano, a piedi, dalla Sicilia, spero", "Se io andassi a Milano da turista so di essere nella galleria, che è Milano. Ma 41 euro per tre spremute e un litro e mezzo d'acqua è un furto. E sfido chiunque a guardare pedissequamente i listini prezzi di un bar".

La discussione infiamma. Per molti l'utente avrebbe potuto evitare il salasso guardando prima il listino prezzi, mentre altri ironizzano sulla vicenda: "Se fossi andato da Pino a Lambrate pagavi 10 euro forse", "Vanno da Cracco e postano sdegnati lo scontrino; tipo quelli che un caffè al tavolino a Piazza San Marco costa come la rata del mio mutuo. E grazie al ca**o", "Le arance le coltiva Cracco in persona? Chi va da lui, lo sa come va a finire...

Comunque, il rincaro sull’acqua è assurdo. Se la compra a 1€ (e all’ingrosso costa meno!) ci ricava 8€...", "C'è ancora gente che va da Cracco e si meraviglia del conto. Lo sanno pure i sassi che mena ma loro no, si devono indignare su Twitter".

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