Un bambino di Nuoro sta vivendo una situazione drammatica e il padre attacca le istituzioni: "La scuola sta togliendo il sorriso a mio figlio, l'hanno abbandonato".
La storia di Luca (il nome del bambino è di fantasia, ndr) comincia lo scorso settembre con l'inizio del nuovo anno scolastico. Come riporta La Stampa Luca frequenta la terza elementare e in classe con lui ci sono altri 14 bimbi. Tra questi c'è un compagno un po' troppo vivace che avrebbe bisogno della maestra di sostegno, ma non gli viene data. Il bambino infastidice gli altri al punto che i genitori decidono di trasferire i propri figli in altri istituti. Il padre di Luca, invece, ha pensato che fosse più giusto non isolare quel bambino irrequieto. "Per questo motivo - racconta il papà di Luca - non abbiamo chiesto che Luca venisse spostato in un'altra scuola. Anzi, abbiamo fatto in modo che nostro figlio aiutasse il compagno".
Con il passare dei giorni, però, tutti i bambini piano piano se ne sono andati e Luca è rimasto in classe da solo. "Ora, anche noi abbiamo chiesto di poter trasferire nostro figlio - spiega il padre -. Purtroppo nelle scuole non c'è posto, solo in un istituto potrebbe andare Luca, ma la dirigente non vuole. La direttrice è la stessa della scuola attuale e inspiegabilmente non ci consente di spostare nostro figlio". I genitori di Luca hanno più volte cercato di parlare con la dirigente, ma è stato tutto inutile. "L’istituto, da quando è scoppiata questa polemica, è blindato come una caserma. I bidelli hanno ricevuto l’ordine di non far entrare nessuno, neanche i genitori, e alle domande reagiscono in malo modo".
I genitori di Luca non hanno intenzione di arrendersi e si sono rivolti ad un avvocato che ha immediatamente chiesto l'intervento della Direzione scolastica regionale. Il legale della famiglia confessa di non capire perché la scuola non voglia trovare una soluzione ragionevole. "Una norma impone che le classi siano composte da almeno 15 studenti", ha dichiarato l'avvocato. Il padre di Luca ha concluso il suo discorso con speranza e un po' di rabbia.
"Tutto questo sta facendo del male a mio figlio. Ogni giorno piange perché non vuole andare a scuola. Devono ascoltarci perché Luca, come nessun altro bambino, si merita tutto questo".
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