Ora spunta il giallo rafforzato. Che cosa cambia e tutti i divieti

Atteso per oggi il monitoraggio settimanale sull'andamento della pandemia in Italia. Alcune regioni cambieranno colore

Ora spunta il giallo rafforzato. Che cosa cambia e tutti i divieti

Forse a breve arriverà un nuovo colore: il giallo rafforzato. In queste ore il governo sta pensando a come poter arginare le proteste dei presidenti di Regione e i ministri del centrodestra che spingono per le riaperture. Ma i numeri purtroppo sono ancora alti, ieri si sono registrati 23.696 nuovi positivi e 460 morti. Segno che le chiusure e le nuove restrizioni ancora non hanno dato i loro frutti. Intanto, in salita anche il tasso di positività che è arrivato a 6,8. A questo va sommata anche la continua emregenza delle strutture ospedaliere e la campagna vaccinale che non è riuscita a partire come si deve. L’idea di una zona rossa a livello nazionale anche dopo il periodo pasquale sembra però impraticabile.

Al lavoro, per trovare un percorso condiviso con gli scienziati, ci sono il premier Mario Draghi, il ministro della Salute Roberto Speranza e il ministro degli Affari regionali Mariastella Gelmini. Come riportato dal Corriere, nelle regioni dove la curva epidemiologica sarà in discesa dopo il periodo pasquale, nel quale tutta l’Italia sarà colorata di rosso, gestori di bar e ristoranti potrebbero finalmente tirare un sospiro di sollievo. E si starebbe pensando alla creazione di un nuovo colore: il giallo rafforzato. Questa nuova fascia di un giallo più marcato, ma non arancione, prevederebbe l’apertura di bar e ristoranti a pranzo, con però orario ridotto, probabilmente fino alle 16. Le restrizioni della fascia arancione verrebbero però mantenute durante i fine settimana, oltre al lockdown per il week-end del primo maggio. Ma andiamo a vedere come sono messe le regioni italiane.

Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta

Atteso per oggi, venerdì 26 marzo, il solito monitoraggio settimanale sull’andamento della pandemia nel nostro paese, e in base al quale verranno decisi i colori delle varie regioni. La Lombardia rimarrà nella zona rossa e anche il Piemonte, nonostante mostri un Rt a 1,17, perché supera la soglia dei 250 casi settimanali per 100mila abitanti. La Valle d’Aosta dal prossimo lunedì sarà colorata di rosso, ma già da questo fine settimana “la presenza di nuove varianti anche sul nostro territorio e l’innalzamento dell’indice Rt” hanno portato il presidente della Regione Erik Lavevaz ad adottare misure maggiormente restrittive, soprattutto per quanto riguarda la limitazione degli spostamenti tra i Comuni. Anche la Calabria rischia, e in Campania potrebbe venire prorogata la chiusura totale fino al 12 aprile. Già in rosso il Friuli-Venezia Giulia, l’Emilia-Romagna, la Provincia di Trento, le Marche e la Puglia.[[ 1933704]]

Lazio e Veneto

Dovrebbe cambiare fascia di colore il Lazio, che tornerebbe quindi in zona arancione da lunedì prossimo. Claudio Di Berardino, assessore al Lavoro, Scuola e Formazione della regione Lazio, ha spiegato che se ciò avvenisse, “da lunedì 29 Marzo gli asili nido, le materne, le scuole elementari e le medie riapriranno con le attività in presenza. Per quanto riguarda le superiori, queste rimarranno chiuse continuando ad assicurare la didattica a distanza”. A sperare in un cambio invece il Veneto, con il governatore Luca Zaia che ha chiarito: “Non è impossibile, ma dobbiamo vedere qual è il conto che faranno della settimana trascorsa. Noi lo abbiamo fatto, ma a volte le calcolatrici non danno lo stesso risultato”. Per quanto riguarda la Liguria invece dovrebbe rimanere il livello medio, anche se “sarebbe l’unica regione gialla del nord Italia con Rt pari a 1, ovviamente non lo siamo perché il decreto Draghi congela la fascia gialla fino al termine delle vacanze pasquali” ha spiegato il presidente Giovanni Toti. Certo della fascia arancione Eugenio Giani, il governatore della Toscana.

Cosa aspettarci dopo Pasqua

Dal 7 aprile arriverà però un nuovo decreto, e già ci sono due fazioni diverse. Da una parte i rigoristi che vorrebbero un altro mese di divieti e chiusure eliminando fino a maggio la fascia gialla, dall’altra i ministri che spingono invece per riaprire. Più probabile che nelle regioni in cui i numeri dei contagi sono più bassi vengano riaperti bar e ristoranti a pranzo, con orario ridotto, fino alle 15 o alle 16. Evitando così il momento dell’aperitivo.

Parrucchieri

In zona rossa potrebbero riaprire i parrucchieri e i barbieri, costretti adesso alla chiusura, così da evitare l’appuntamento a domicilio che può rivelarsi rischioso.

Fine settimana

Fuori dall’allentamento potrebbero restare però i fine settimana. I week-end potrebbero colorarsi di arancione o rosso, così da evitare assembramenti. Sabato primo maggio e domenica 2 maggio torneremo probabilmente tutti in lockdown.

Proroga stato di emergenza

Il ministro della salute Roberto Speranza vorrebbe prorogare lo stato di emergenza fino a luglio, in modo da riuscire a intervenire con provvedimenti urgenti rispetto alle carenze e ai ritardi della campagna vaccinale.

Confronto tra Stato e Regioni

Per la giornata di oggi, anche in vista del nuovo monitoraggio settimanale, è

previsto un confronto tra Stato e Regioni. La prossima settimana si inizierà al nuovo provvedimento che terrà conto di tutte le istanze, ma che si baserà sull’analisi dei dati e dell’andamento della curva epidemiologica.

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