Arrivato a conclusione della sua pena presso il carcere di Ancona, non ha la minima intenzione di uscire e di lasciare il territorio nazionale, come determinato dal giudice. Per tale ragione, quindi, un cittadino straniero originario del Marocco ha causato non pochi disordini durante gli ultimi giorni all'interno dell'istituto penitenziario, con scioperi della fame e atti di brutale autolesionismo.
Protagonista della vicenda, dunque, un marocchino di 35 anni, finito dietro le sbarre della casa circondariale dopo essere stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Numerosi i capi di imputazione a suo carico, che lo avevano portato a ricevere una condanna complessiva ad 8 anni di reclusione.
Il prossimo mese di febbraio, lo straniero terminerà di scontare la sua pena ma, una volta lasciato il carcere, troverà ad attenderlo gli agenti che si occuperanno del suo immediato allontanamento dai confini italiani. Una prospettiva che non piace affatto al marocchino, il quale è deciso a rimanere in Italia ad ogni costo. Dopo aver ricevuto il documento che attesta la sua ormai prossima espulsione, lo straniero ha letteralmente perduto il controllo.
Per prima cosa, il 35enne ha inscenato la propria protesta con 4 giorni di sciopero della fame. Forse convinto di poter riuscire a cambiare la decisione dell'autorità giudiziaria, il magrebino non ha più toccato cibo né acqua. Conclusa l'infruttuosa rimostranza, il nordafricano ha quindi deciso di compiere un gesto ancora più estremo.
Dopo aver inghiottito due batterie, il 35enne ha usato ago e filo per cucirsi sia gli occhi che la bocca. La macabra forma di protesta inscenata dal nordafricano si è conclusa nel corso della giornata di ieri, quando lo stesso è stato colto da improvviso malore. Il soggetto è stato immediatamente assistito dagli agenti penitenziari del carcere di Ancona, che hanno provveduto a contattare i soccorsi. I poliziotti sono stati inoltre informati del fatto che, prima di cucirsi la bocca, il detenuto aveva ingerito delle batterie, motivo per cui lo straniero è stato immediatamente trasportato al pronto soccorso dell'ospedale locale. Qui gli esami strumentali effettuati dal personale sanitario hanno effettivamente rilevato la presenza dei due corpi estranei.
Ricoverato nel nosocomio, il 35enne ha ricevuto le cure del caso. Tornato dietro le sbarre, sconterà i mesi che gli restano, prima di intraprendere il viaggio che lo riporterà in patria, come previsto dal decreto di espulsione.
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