Grande paura a Lanciano, in provincia di Chieti, dove un'automobile verso le 10 del mattino del 13 settembre ha speronato un'altra macchina in piazza D'amico e poi ad alta velocità è entrata su corso Trento e Trieste, interdetto alle macchine da diversi anni.
Il responsabile di questo folle gesto è Emanuele Travaglini, 28 anni. L'uomo mentre zigzagava tra i tavolini dei locali ha centrato in pieno due pedoni, ferendoli. Travaglini è stato arrestato con l'accusa di tentato omicidio dai carabinieri. Su disposizione del pm Francesco Carusi è stato spedito in carcere. A difenderlo è l'avvocato Alessandro Di Martino.
Le cause di un gesto così privo di senso sono ancora da verificare, si pensa una lite in famiglia. Il ventottenne era alla guida di una vecchia Fiat Punto intestata al padre. Il primo ad essere stato colpito è Gabriele Staniscia, 68 anni, di Lanciano. L'uomo è stato immediatamente elitrasportato dal 118 all'ospedale di Pescara dove gli sono stati diagnosticati un trauma cranico e fratture alla scapola e alla clavicola. Situazioni ben più gravi per Luciana Iavicoli, 54enne ex bancaria. Stava facendo una passeggiata con la nipotina di solamente un anno e mezzo nel passeggino. La prontezza della donna ha fatto in modo che, appena vista l'automobile, ha spinto in avanti il passeggino con all'interno la nipote. Destino diverso per la signora la quale è stata colpita e sbalzata dall'auto sul cofano e sul parabrezza, infranto. La nonna ha riportato una frattura del femore.
L'uomo una volta arrivato in zona Torri Montanare ha chiamato il 112 e si è costituto. "Ha capito quello che ha fatto - dice il maggiore Vittorini a il Messaggero - Non ha motivato il gesto, ma è apparso cosciente, capace di intendere e volere, e ha riconosciuto la gravità dell'accaduto". Rammaricato il sindaco Filippo Paolini il quale ha dichiarato: "Grave evento e grave ferita alla città. Nessuno poteva pensare che sarebbe accaduto. Ho sentito la famiglia Staniscia e l'avvocato D'Ugo. A loro un saluto dell'Amministrazione e dei cittadini". Ovviamente scioccate le famiglie delle vittime, nessuna delle due in pericolo di vita. Altre testimonianze raccontano di aver sentito urla e rombi di motore. Due donne, Laura e Daniela, anche loro sul corso sono state testimoni oculari di quanto accaduto: "Laura mi ha spinto verso la vetrina di un negozio, mentre lei è caduta a terra di schiena. Meno male che aveva lo zainetto che ha attutito.
Quando mi sono girata - continua Daniela il racconto - ho poi visto l'auto che riprendeva ancora più velocità giù per il Corso e ho visto investire la signora col passeggino. Ho quindi chiamato il 118. Poi ha puntato i tavoli esterni del bar del Corso".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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