"Anche questa volta ci troviamo di fronte a bestie che hanno voluto colpire nel mucchio, tra gente inerme, uccidendo anche bambini, nel luogo della festa e dell'incontro, nei giorni della vacanza". Enrico Mentana esprime così, tramite Facebook, tutta la sua rabbia per l'attentato che ha colpito Barcellona.
"È evidente, dopo le notizie della notte da Combrils, che quello in Catalogna è stato un attacco militarmente pianificato, che doveva colpire in almeno tre diversi punti", aggiunge il direttore del Tg La7 che sottolinea la tempestività con cui è avvenuta la rivendicazione dell'Isis. "Ma quel che conta di più - spiega - è che quella della cintura di Barcellona è considerata la zona calda del jihadismo nella penisola iberica, con le forti presenze di salafiti, quasi tutti nati in Spagna, figli di immigrati o convertiti".
Secondo Mentana si tratta di persone che "odiano i nostri modelli di vita, e sono pronti a morire per ucciderci. Sono il nostro opposto, nemici dell'umanità" e questa "sarà una guerra lunga: non l'abbiamo dichiarata noi ma la dobbiamo combattere senza incertezze".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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