Battisti, il gestore della locanda dove ha passato gli ultimi giorni: "Un terrorista? Non l'avrei mai detto. Cucinava ed era gentile"

Interpellato dal programma radiofonico "Un Giorno Da Pecora", il gestore della pensione dove Battisti ha passato gli ultimi giorni ha dichiarato che il latitante ha lasciato le generalità del suo accompagnatore e ha chiesto informazioni sulla geografia del Paese

Battisti, il gestore della locanda dove ha passato gli ultimi giorni: "Un terrorista? Non l'avrei mai detto. Cucinava ed era gentile"

Si sarebbe presentato insieme a una persona boliviana che lo aveva accompagnato. Aveva comprato una mappa della Bolivia e aveva chiesto informazioni geografiche al gestore della pensione, dove ha passato gli ultimi giorni prima dell'arresto.

A raccontarlo, a "Un Giorno da Pecora", in onda su Rai Radio 1, è stato il signor Peralta, gestore dell'albergo "Casona Azul" di Santa Cruz de la Sierra, dove, per meno di 20 dollari al giorno, Cesare Battisti ha trascorso parte del suo ultimo periodo di libertà, prima dell'estradizione in Italia. Nelle pensione di Peralta, il latitante era arrivato a novembre ed era rimasto fino al 4 dicembre scorso.

"Battisti? Non avrei mai detto fosse un terrorista"

"Non avrei mai immaginato si trattasse di un terrorista", ha risposto l'uomo ai microfoni del programma radiofonico. E ha aggiunto: "Mi era sembrata una brava persona, molto attenta e carina con i miei figli". Secondo quanto raccontato dall'uomo, Battisti non avrebbe mai ricevuto persone in camera: "Ha incontrato delle persone ma fuori dall'hotel, erano boliviani. Venivano a cercarlo e lui usciva a parlare con loro. Passava molto tempo nella sua camera a leggere il giornale, a bere birra, era molto tranquillo".

Le telefonate

Alla domanda dei giornalisti se Battisti ricevesse telefonate, Peralta ha risposto affermativamente: "Le ha ricevute il primo giorno. Gli ho lasciato io il numero telefonico del mio cellulare, per farsi chiamare. Successivamente, Battisti ha comprato un telefono e riceveva lì le chiamate. Lo cercavano persone dalla Bolivia".

Cucinava per gli ospiti

A conclusione dell'intervista, il gestore

della locanda boliviana ha detto che Battisti "un giorno è andato a comprare degli ingredienti per cucinare per le persone che c'erano e ha fatto della pasta in salsa rossa, alla bolognese".

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