Il Procuratore aggiunto di Milano, Ilda Boccassini, è stata sentita oggi dal Consiglio superiore della magistratura (Csm). All'organo di autogoverno dei giudici ha risposto sullo scontro alla procura di Milano, sostenendo che nell'assegnazione delle inchieste sul caso Ruby e sull'Expo non c'è stata alcuna irregolarità.
La Boccassini ha ribadito che sull'inchiesta Ruby la competenza spettava alla Direzione distrettuale antimafia (Dda), di cui è alla guida, spiegando che Antonio Sangermano, il pm titolare, era stato trasferito dal pool del Procuratore aggiunto Alberto Nobili al suo e che l'inchiesta lo aveva seguito. Una scelta che lo stesso Nobili aveva condiviso.
Per quanto riguarda l'inchiesta Expo, la Boccassini ha spiegato che l'indagine era stata coassegnata da subito con il Procuratore aggiunto Alfredo Robledo, che poi non avrebbe firmato gli atti
d'indagine perché dal registro informatico della Procura avrebbe potuto vedere l'integrazione di atti che riguardava il manager Expo Angelo Paris. Ha negato che gli arresti eseguitisiano avvenuti per coprire lo scontro in Procura.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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