Muhammad Adnan, il pachistano ritenuto l’esecutore materiale del duplice omicidio dei coniugi Serramondi, ha rilasciato alcune dichiarazioni alle televisioni nei giorni successivi all’assassinio. È quanto emerso durante la conferenza stampa alla Procura di Brescia. Il cittadino pachistano possiede, proprio di fronte alla pizzeria ’Da Frank’ in cui è avvenuto il duplice omicidio, un proprio locale, il ’Dolce & salatò. Una attività che negli anni scorsi aveva rilevato proprio da Francesco Serramondi per una cifra di circa 200 mila euro. La sua attività, al contrario di quella gestita dalle vittime, versava in cattive acque finanziarie. Proprio a questa rivalità economica e alla cattiva situazione finanziaria del proprio locale, gli investigatori fanno risalire uno dei principali moventi alla base del duplice omicidio.
La tempestività delle indagini, che in soli 5 giorni hanno permesso di individuare gli autori del duplice omicidio di Francesco e Giovanna Serramondi, "ci ha permesso di localizzare il ciclomotore che gli arrestati stavano per distruggere e rendere introvabile", ha aggiunto in conferenza stampa il procuratore di Brescia, Tommaso Buonanno, a proposito dello scooter utilizzato dagli assassini per raggiungere la pizzeria dove sono stati freddati i due coniugi.
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