Caso Desirée, chiuse le indagini: sette persone a rischio processo

I pm di Roma hanno chiuso l'inchiesta sulla morte della 16enne di Cisterna di Latina trovata senza vita in uno stabile abbandonato nel quartiere di San Lorenzo

Caso Desirée, chiuse le indagini: sette persone a rischio processo

I pm di Roma hanno chiuso l'inchiesta sulla morte di Desirée Mariottini, la 16enne originaria di Cisterna di Latina trovata senza vita all'alba del 19 ottobre scorso in uno stabile abbandonato nel quartiere romano di San Lorenzo.

Ora in sette rischiano il processo. Tra loro figurano i primi fermati, Alinno Chima, Mamadou Gara, detto Paco, il ghanese Yusef Salia e il 43enne senegalese Brian Minthe: tutti e quattro sono accusati di concorso in omicidio volontario, violenza sessuale di gruppo, cessione e somministrazione di droga a minore.

Gara è accusato anche di cessione di droga alla 16enne e il favoreggiamento della prostituzione minorile per fatti precedenti alla morte della giovane Desirée.

Diverse le prove che incastrerebbero gli uomini. La più importante è quella del Dna di alcuni di loro trovato sul corpo della ragazza, su un flacone di metadone e su una cannuccia utilizzata anche dalla 16enne per fumare crack.

I pm capitolini hanno chiesto il processo

anche per i pusher Marco Mancini e Antonella Fauntleroy, accusati di cessione di droga alla minorenne. A rischio processo infine anche Alexander Asumado, accusato di spaccio all'interno del palazzo di San Lorenzo.

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